Rotonde, affidamenti, Commissioni Consiliari, si ricomincia: La Destra Atri attacca l’Astolfi-bis

atri_cantiere_rotondaAtri. “Tutto cambia affinché nulla cambi”. È questa l’amara considerazione espressa dal segretario comunale de La Destra Atri Roberto Marchione che, puntuale come un orologio svizzero, inaugura la nuova era dell’Astolfi-bis, puntando i riflettori sulle prime anomalie riscontrate nel secondo mandato del rieletto primo cittadino.

Premettendo che “il lupo non diventa agnello da un giorno all’altro”, Marchione traccia un percorso fatto di presunte illegalità, che iniziano proprio il 27 maggio, stesso giorno in cui gli atriani sono stati chiamati al voto.

“Con un colpo di coda, e nel bel mezzo del voto per le comunali, è arrivato (per pura coincidenza?) l’ennesimo affido diretto di fornitura senza bando di quest’ultimo quinquennio alla ditta di famiglia dell’attuale assessore al Bilancio (guarda caso con delega anche al magazzino…). Affidi che ‘naturalmente’ si sono già ripetuti con la nuova amministrazione Astolfi: è bastato un mese per assistere ai primi abusi amministrativi e al crollo delle prime finte promesse elettorali”.

Ed è proprio partendo da queste ultime che il segretario cittadino de La Destra inizia a ‘fare le pulci’. “Negli ultimi giorni di campagna elettorale” dichiara “parlando della rotonda che si sta realizzando tra Viale Gran Sasso e la provinciale 553, con i lavori misteriosamente fermi da qualche settimana, nella trasmissione di appello agli elettori di TvAtri, il sindaco Astolfi e l’allora assessore ai Lavori Pubblici Francesco Filiani, non sapendo quale scusa trovare, affermarono che si stavano solo facendo dei controlli geologici e che i lavori sarebbero terminati entro giugno. Ad oggi, invece, i lavori non solo non sono stati completati, ma non sono neanche mai ripresi. Non capiamo i motivi di questa giustificazione, dato che la tabella dei lavori riporta chiaramente l’11 ottobre come data di ultimazione. Non c’era nessun ritardo, quindi, anzi. Forse è stata una delle solite autoglorificazioni utili solo a mostrare lucciole per lanterne al popolo?”

Secondo Marchione, piuttosto, ciò di cui dovrebbe dar conto l’amministrazione Astolfi riguardo a questa rotonda è altro. “C’è qualcosa che non torna nei conti: i lavori erano stati finanziati con delibera 275/2008 della Giunta Regionale per 145mila euro e l’amministrazione comunale atriana, con Delibera di Giunta 194 del 2011 e successivo Atto di Determinazione 537 del 2012, ha approvato e affidato il progetto dopo averlo modificato, sempre per la stessa somma. I problemi nascono dalla Delibera di Consiglio Comunale 18 del 2013, nella quale si dice che per il progetto sono necessari altri 50mila euro da imputarsi ai proventi degli Accordi di Programma. A prescindere dall’uso più o meno improprio degli Accordi di Programma, vorremmo capire perché viene approvato un progetto per una somma e poi, improvvisamente si rendono necessarie ulteriori spese? Forse che questi non erano già presenti e computati nel progetto iniziale? Ci auguriamo non sia questa la motivazione, altrimenti risulterebbe una grave dimostrazione di incompetenza. Inoltre non ci capacitiamo di come, per l’intera struttura, bastassero “solo” 150mila euro, mentre “solo” per il rondò centrale e per la segnaletica ne servano ben 50mila”.

A questo proposito, entrano in gioco le cosiddette “voci di piazza”. “Si dice che i lavori sono fermi perché non c’è stata ancora l’approvazione della Regione al finanziamento per il progetto modificato, ma c’è anche chi parla di incarichi affidati ad un architetto invece che ad un ingegnere. Potrebbero il sindaco Astolfi e la sua giunta aiutarci a dipanare questa matassa?”

E poi ci sono quelli che Marchione definisce “gli abusi, avvenuti già nel primo Consiglio Comunale”.

“L’articolo 9 comma 1 del Regolamento del Consiglio Comunale” spiega “dice chiaramente che costituzione e composizione delle Commissioni Consiliari devono essere stabiliti nell’adunanza successiva alla prima tenuta dopo l’elezione”. Ad Atri, invece, hanno ritenuto opportuno “portarsi avanti” e le Commissioni sono state composte già nel primo consiglio.

“Sempre nella stessa seduta, si sono costituiti i Gruppi Consiliari. Giusta la tempistica, in questo caso. Non si può dire altrettanto dell’adesione del sindaco Gabriele Astolfi al gruppo del Pdl, contrariamente a quanto previsto da un parere ufficiale espresso dal Dipartimento per gli Affari Interni ed Istituzionali del Ministero dell’Interno nel 2012”.

“Chiedendoci come mai il ripetersi di questi errori nonostante paghiamo profumatamente un Segretario Generale che dovrebbe svolgere funzioni di controllo” conclude Marchione “invitiamo maggioranza e opposizione consiliari a revocare quegli Atti e ristabilire la legalità, perché se il buongiorno si vede dal mattino…allora non potremmo che aspettarci il peggio dal futuro istituzionale atriano”.

 

 

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