Le Ipab, appunto. Una riforma che, a detta di Basilico, non può non colpire anche la casa di riposo atriana, che ad oggi ospita circa 40 persone, in gran parte anziani e non autosufficienti.
“Da alcuni giorni” scrive il segretario dell’Udc “non è più in funzione la cucina, tant’è che i cibi caldi che ogni giorno venivano forniti, vengono portati da una ditta privata di Teramo. Si ricorda che l’edificio è stato completamente ristrutturato e messo a norma (compresa la cucina), con ingenti finanziamenti da parte della Fondazione Tercas in questi anni. Chiediamo una immediata presa diposizione contro questa scelta fatta impropriamente dal Commissario, affinchè la cucina possa tornare a funzionare. Non si può tollerare che per mero risparmio (tutto da verificare), si smantellino servizi idonei a discapito di persone che vogliono essere trattati a misura d’uomo in una struttura dove pagano e vivono giornalmente la propria vita”.