Giulianova. Dalle parole ai fatti. Tra una battuta di pesca e l’altra, le vongolare del Cogevo hanno di fatto iniziato a ripulire il mare da tutta una serie di rifiuti (buste, scarpe, barattoli ed altro), trasportati dalle discariche a cielo aperto presenti lungo il corso dei fiumi.
E questo nonostante il progetto “Eco a Mare”, l’imbarco sulle motovani di bidoni per la raccolta dei rifiuti, ancora non sia partito. ” Andrebbero fatti controlli e multe nei confronti di chi inquina” spiegano Walter Squeo di Federpesca e Giovanni Di Mattia del Cogevo, ” sanzioni che vengono applicate alle unità di pesca che violano i regolamenti dettati dall’Unione Europea. Così mentre il pescatore paga, coloro che inquinano i fiumi, danneggiando turismo, ambiente e attività di pesca, la passano liscia”. Valutazioni, queste, che diventano ancora più calzanti, alla luce dei recenti dati diffusi dal ministero della Salute, circa lo stato di salute (cagionevole) delle acque di balneazione del mare abruzzese. Operatori che tornano a chiedere che fine abbiano fatto tutti gli esposti presentati per denunciare tali situazione.
