Il caso viene sollevato da Nico Carusi, e dall’intero gruppo consiliare del Pd, che torna a sollevare il problema della trasparenza a palazzo di città. Il caso Saccuti, l’ex dirigente dell’ufficio ragioneria destintario di un provvedimento cautelare, in questo caso non c’entra nulla. La vicenda in questione, negli ultimi giorni, è stata portata allo scoperto da alcuni volantini anonimi (che ignoti hanno diffuso in diverse zone della cittadina) sui quali si parla per l’appunto di errate dichiarazioni Isee. Su questo, si innesta l’intervento dei Democratici. ” La Guardia di Finanza avrebbe accertato errate dichiarazioni Isee a carico di tre cittadini tortoretani” spiega Carusi, “incoerenze dovute ad omissioni di informazioni, per ottenere i rimborsi sull’acquisto di libri scolastici. Quello che amareggia in tutto ciò, è il diverso trattamento che l’amministrazione comunale ha deciso di riservare alle medesime vicende, quando sono pervenute le richieste di recupero dei crediti percepiti e non dovuti, usando un protocollo riservato e quindi un trattamento di riguardo a tutela della privacy e immagine per alcuni, ed un protocollo generale, per chi forse non è figlio di una casta. Il Comune di e la trasparenza non esistono per l’attuale amministrazione. Non credo sia più opportuno, alimentare distinzioni tra i pochi cittadini che a Tortoreto possono tutto, a discapito della maggior parte. Oltretutto è inammissibile accettare l’atteggiamento del presidente della commissione di Vigilanza Papiri, che non convoca una commissione di controllo da svariati mesi. A mio avviso l’apparato politico tortoretano è inadeguato, andrebbe smantellato, riformato e rifondato”.