Roseto. Nella sala gremita del Palazzo del Mare, nella serata di ieri, il nuovo Piano demaniale marittimo è stato illustrato alla cittadinanza dall’amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco, Enio Pavone, dal vicesindaco, Alfonso Montese, e dalla Giunta, con la partecipazione dei capigruppo consiliari Antonio Norante (Pdl), Camillo Di Pasquale (Liberalsocialisti) e Attilio Dezi (Roseto Tricolore).
Il dirigente dell’Ufficio tecnico dell’Ente, Lorenzo Patacchini, ha fornito nella sua relazione tutti i numeri del nuovo Piano Spiaggia: circa 11 chilometri il tratto di arenile interessato (dal Tordino al Vomano); 22 le nuove concessioni demaniali previste (di cui due per strutture fisse); 15 concessioni per sola balneazione (ombreggi); 4 concessioni per alaggio a gestione pubblica più un alaggio concesso in uso alle associazioni; 40 spiagge libere, con un rapporto pari al 35,4% rispetto alle aree in concessione, alle quali vanno ad aggiungersi gli oltre mille ettari della Riserva del Borsacchio.
L’assemblea pubblica è stata animata da un partecipato dibattito: molti gli interventi e le domande poste da cittadini e operatori del settore sulle modalità di ampliamento delle concessioni esistenti (da 30 a 50 metri), sui criteri di assegnazione delle nuove aree, sulla gestione degli alaggi, delle spiagge libere ecc.
“Intendiamo procedere – ha spiegato Pavone – ad un’operazione di riqualificazione complessiva degli alaggi pubblici tramite un censimento delle imbarcazioni esistenti, che saranno numerate, iscritte in un apposito registro e, nel caso di barche che giacciono inutilizzate da anni, rimosse e avviate a smaltimento. Anche le spiagge libere saranno attrezzate con servizi igienici e dotate di sorveglianza a mare, in modo da poter essere fruite dai cittadini in tutta sicurezza”.
A fronte delle concessioni viene prevista una fascia di rispetto di 5 metri, da attrezzare a verde, e una fascia di soccorso a mare che va da 5 fino a 25 metri, nella zona centrale, dove c’è una maggiore profondità dell’arenile. A tutte le concessioni viene estesa la possibilità di attivare servizi di ristorazione e di organizzare attività ricreative, sportive, serate danzanti ecc.; possibilità prima riservata ai soli stabilimenti con fronte mare superiore a 65 metri.
“Molto importante in questa fase – ha evidenziato Montese – sviluppare il dialogo e il più ampio confronto con i cittadini e gli operatori; dopo l’adozione in Consiglio e la pubblicazione del Piano, infatti, dal 27 aprile, e per i 30 giorni successivi, si apre la possibilità di presentare delle osservazioni. Questo intervento va ad intercettare senz’altro la necessità di un riordino della materia e di fissare dei criteri di pianificazione, che si poneva anche a seguito della riperimetrazione dell’area della Riserva del Borsacchio”.
Conclusa anche la fase delle osservazioni, il piano dovrà essere portato in conferenza dei servizi e poi in Consiglio, per l’approvazione definitiva, e diventerà esecutivo dopo la pubblicazione sul BURA.
“Va sottolineato che il nuovo piano – è intervenuto il capogruppo del Pdl – predisposto a costo zero dagli uffici interni dell’Ente, colma finalmente il gap accumulato in questi anni, che ha paralizzato lo sviluppo del comparto e bloccato gli investimenti degli operatori del settore. Oltre a fissare un quadro di regole certe e uguali per tutti e ad evitare la cementificazione dell’arenile per circa 16mila metri quadrati, questo piano spiaggia crea i presupposti per nuovi posti di lavoro, attesi sia dalle nuove concessioni che dallo sviluppo dei servizi per la ristorazione, le attività sportive, di svago ecc. Molto importante anche aver individuato il percorso urbanistico della pista ciclabile, che consentirà, una volta disponibili i finanziamenti regionali previsti a valere sul Fas, di realizzare il tracciato di collegamento tra Cologna Spiaggia e Scerne”.