“La storia di Montepagano la conosciamo tutti, soprattutto chi, a Montepagano, ci è nato. La mostra dei vini negli anni ’70 era il fiore all’occhiello dell’intera Regione e, grazie al turismo che regnava in quei anni, era conosciuta a livello nazionale. Se – precisa Dezi – con il passare degli anni è stata ridotta ad una manifestazione più o meno paesana, non è di certo per colpa di chi governa oggi. Pensare di rianimare una manifestazione portata ad un livello che più basso non si poteva, continuando ad organizzarla in modo casalingo come si faceva ormai per consuetudine era da irresponsabili, ecco perchè sono convinto che, dopo l’edizione 2012, si sia imboccata la strada giusta per un ritorno all’antico successo della manifestazione. Dopo il sisma del 6 aprile 2009, il Pd non si è occupato minimamente del campanile di Montepagano. Di incarichi esterni per redigere progetti se ne sono dati a livello industriale, ma per il dampanile di Montepagano nulla, nemmeno un progetto preliminare, nemmeno una richiesta a qualche ente sovra comunale; lo dimostra il fatto che non si erano interessati neanche se la pertinenza fosse della Curia o del Comune. Noi, a differenza loro, ci stiamo occupando concretamente del problema, ci siamo attivati attraverso il Consiglio di Quartiere con il FAI per il recupero del campanile. L’Associazione “Obiettivo Comune” si è adoperata per organizzare alcuni mesi fa una rassegna di poesia che prevedeva l’apposizione di tavolozze di terracotta su un muro storico della nostra frazione. Durante una giunta, ho sollevato il possibile problema della conformità alle norme, ma grazie ad un piano particolareggiato fatto redigere ed approvato proprio dal Pd che prevede all’art. 19 l’affissioni di tavolozze, l’ufficio tecnico ha concesso l’apposizione delle stesse. Quando si parla di scempi, si deve parlare della Torre Tralicciata autorizzata grazie al loro pressappochismo, quello sì, che ha deturpato non solo Montepagano, ma tutto il paesaggio circostante. L’interesse della collettività rosetana non è stato finora sicuramente assicurato dal modus operandi clientelare, campanilistico e spesso personalistico, che ha contrassegnato l’avvicendamento di partiti quali Pci, Pds, Ds, PD, di cui i Giovani Democratici rappresentano senza dubbio il naturale prosieguo. A conferma di quanto sostengo, sono le dichiarazioni che il Segretario rilascia in modo costante, portando in evidenza esclusivamente i fatti che riguardano Montepagano, il suo orticello. Montepagano è una frazione di Roseto, importantissima in quanto la nostra storia ha inizio da Montepagano, ma la politica si deve occupare di tutto il territorio e a prescindere dai tornaconti elettorali. Ecco perchè rimando al mittente l’etichetta di consigliere di Montepagano: noi di maggioranza siamo consiglieri di Roseto degli Abruzzi, rappresentiamo e cerchiamo di occuparci – conclude il capogruppo di Roseto Tricolore – di tutto il territorio, indistintamente e con il massimo impegno e serietà”.
La controreplica di Aloisi. “L’incoerenza e la poca conoscenza dei fatti elencati dal Consigliere Dezi fanno capire come è cambiata la città di Roseto dall’ultima tornata elettorale. Il Consiliere Dezi è molto bravo a sviare l’attenzione sui veri problemi di Montepagano. Vorrei chiedergli per quale motivo furono rimosse le transenne al disotto del campanile per circa 10 mesi e ripristinate solo alla vigilia della presentazione in consiglio comunale dell’interrogazione sullo stesso fatta dal gruppo PD, lasciando i cittadini per circa un anno in uno stato di non sicurezza? Quando il Consigliere Dezi parla della Mostra dei Vini è consapevole di come hanno ridotto questo evento sotto la gestione Pavone? Oppure, essendo legato a questa manifestazione da una collaborazione, tenta di difenderla in ogni modo? Sfugge forse al Consigliere Attilio Dezi che la Mostra dei Vini dal 2007 al 2010 ha raggiunto il picco organizzativo e qualitativo sotto la gestione come dice lui “PAESANA” tant’è che fece da apripista per la sponsorizzazione dei vini regionali al Vinitaly. Tanto tempo per poter arrivare a questi livelli, due anni di gestione di centro destra per portarla ai minimi storici. Perché sulla questione antenna non interroga direttamente l’attuale sindaco e i suoi colleghi consiglieri in maggioranza che anche in quel periodo erano parte attiva nella prima giunta Di Bonaventura? Rimando al mittente le sterili polemiche del Consigliere Dezi, consigliando a lui e a tutta la sua maggioranza di non continuare più nella campagna elettorale e di interessarsi, dopo due anni di amministrazione Pavone, dei veri problemi dell’intero Comune riguardanti: la scarsa manutenzione (delle strade ,illuminazione, palme, semafori, scuole) , le problematiche inerenti al sociale e turismo e magari fare finalmente chiarezza sugli sversamenti fognari che hanno intaccato la stagione turistica dello scorso anno. Caro consigliere Dezi, più fatti e meno parole”.