E’ questa la posizione di Monia Pecorale (Cgil) e Fabio Benintendi (Cisl) relativamente alle difficoltà dei lavoratori, senza stipendio oramai da sei mesi. “Nel tentativo obbligatorio di raffreddamento dei conflitti che si è tenuto dal Prefetto a febbraio scorso”, si legge in una nnota, ” si è deciso di sospenderlo per dare la possibilità al Prefetto stesso di intervenire nei confronti della Regione e del Ministero Politiche Sociali per provare a sbloccare i fondi.
Se l’esito del tentativo che il Prefetto farà non avrà esito positivo, si procederà certamente a stabilire la nuova data dello sciopero e della protesta e per rassicurare i dipendenti si precisa che lo sciopero si può fare garantendo i servizi minimi essenziali.
Una parte delle risorse dovute sono state già erogate dalla Regione Abruzzo nel mese di dicembre scorso, ma non si sa dove sono andate a finire, certamente non nelle tasche delle lavoratrici e dei lavoratori.
Chi dice siano ferme alla Comunità montana di Cermignano, chi alle cooperative del Consorzio, chi all’Unione dei Comuni. Le scriventi chiedono le ragioni di questo insostenibile ritardo all’Assessorato alle Politiche Sociali e chiarire a quale soggetto ha erogato parte delle risorse.
Il Consorzio Pegaso, poi, si trova nelle stesse condizioni di tanti creditori della Pubblica Amministrazione strozzate dai ritardi e in pericolo di fallimento perché continua ad accettare proroghe che esso sa bene di non poter sostenere.
E intanto a rimetterci sono le lavoratrici, i lavoratori e i cittadini che a breve non potranno usufruire più dei servizi sociali finora erogati a spese degli operatori”.