A sostenerlo è l’assessore regionale Mauro Di Dalmazio, che interveniene così sulla difficile situazione che vede protagonista la società acquedottistica teramana.
“Non si può scherzare con il fuoco” commenta ancora Di Dalmazio. “Dopo le dissennate gestioni del centro sinistra che hanno portato l’ente ad una situazione debitoria pesantissima e ad una inefficienza strutturale conclamata con gravissime ricadute sulle tasche dei cittadini, come maggioranza di centro destra abbiamo il dovere di segnare una discontinuità nel modello gestionale e nell’approccio culturale alla conduzione dell’azienda che scongiuri anche il rischio della deriva verso una gestione politicizzata come verificatosi nel passato. La buona politica deve essere in grado di far funzionare i servizi nell’interesse della comunità e non di servirsi delle strutture pubbliche per alimentare se stessa! Ebbene, non é pensabile che una società di tale rilevanza e di tale complessità, ridotta ad uno stato prefallimentare da chi ci ha preceduto, possa ormai prescindere da una riorganizzazione totale e dalla elaborazione di un piano industriale sostenibile che delinei organicamente le azioni da intraprendere! In questa sfida il consiglio di amministrazione, che ha compiti diversi, non può prescindere dal ricorso ad una elevata professionalità specifica da non confondersi con quelle già presenti in azienda! Ne può avere alcun pregio l’obiezione infondata, banale e superficiale che ció comporterebbe aggravi di costi per la società giacché, di contro, é di tutta evidenza che il ricorso ad una figura del genere sarebbe un investimento in grado di garantire ottimi risultati in termini di efficienza gestionale, risparmi,sostenibilità economica e ricadute positive per le tariffe!
Già qualche mese fa espressi, anche pubblicamente, tale necessità: ora, a mio parere, non è più tempo di tergiversare sull’argomento per cui l’auspicio, che accompagnerò con pressanti azioni sollecitatorie sia in sede politica che istituzionale, é che gli organi di governo della azienda vogliano perseguire tale linea. Andare di diverso avviso potrebbe comportare rischi gravissimi per la funzionalità dell’azienda e, conseguentemente, per i cittadini”.
La posizione di Umberto d’Annuntiis (sindaco Corropoli). ” Pur concordando sulle “dissennate gestioni del centro sinistra” e sulla necessità di una riorganizzazione totale e l’elaborazione di un piano industriale ritengo, come espresso nei mesi scorsi a mezzo stampa e ribadito in una trasmissione televisiva, che tutto possa ricondursi ad una gestione corretta , segnando una discontinuità con il passato , non con la nomina di un direttore generale, figura comunque presente fino a qualche mese fa. Per quanto riguarda la gestione corretta mi sembra che il Presidente Scuteri, con il CDA , abbia dato importanti segnali per quanto riguarda il pagamento dei fornitori, l’affidamento dei lavori ed il personale in esubero ; per la discontinuità con il passato sarebbe stato sufficiente il totale rinnovamento del CDA, auspicato da molti Sindaci e non accaduto per ingerenze di parte della politica, non so se la stessa politica “buona” auspicata dall’Assessore Di Dalmazio. Sono certo che i Sindaci ascolteranno con attenzione le “pressanti azioni sollecitatorie sia in sede politica che istituzionale” preannunciate dall’Assessore Di Dalmazio, ma nello stesso tempo non ho dubbi sul fatto che gli stessi si riapproprieranno del loro ruolo. Se poi l’ Assessore , con le sue “pressanti azioni”, riuscirà a convincere la maggioranza dei Sindaci , potrà avere il “suo manager” , ma ritengo che la storia recente sia piena di manager e tecnici con risultati sotto gli occhi di tutti. Infine, approfitto dell’ospitalità per invitare l’Assessore Di Dalmazio, Assessore esterno non eletto , ad occuparsi di Turismo e Rifiuti e concentrare le sue energie sulle deleghe assegnategli, nella speranza che in Abruzzo, ed in particolare in Provincia di Teramo, si ponga fine all’emergenza rifiuti.