Per consentire la realizzazione di un nuovo ponte fuori dall’abitato e dalle dimensioni più ampie, l’Anas, sciogliendo ogni riserva, non ha lasciato alternative.Da tenere presente che l’opera rientra nel progetto strategico di rifacimento della statale 81, per un importo di circa 12 milioni di euro, che migliorerà sensibilmente la storica Piceno-Aprutina, accorciando le distanze con Ascoli.La chiusura del Ponte sul fosso Stregone è stato oggetto di numerosi incontri in Prefettura, l’ultimo venerdì, alla presenza della Provincia, del Comune di Civitella e delle associazioni di cittadini che protestano per i notevoli disagi che una chiusura tanto prolungata causerà sulla vita dei residenti. “L’unico percorso alternativo – spiega l’assessore provinciale Elicio Romandini – è quello sulle strade di competenza provinciale; consente di bypassare l’interruzione ma allunga notevolmente i tempi di percorrenza. Abbiamo rappresentato i problemi che si creeranno sulla viabilità alternativa provinciale per la presenza di viadotti con limitazione al traffico pesante.Ho anche chiesto di avere un ristoro da parte dell’Anas per un intervento di manutenzione straordinaria sulle nostre strade, che consenta di superare il periodo di transitabilità provvisoria nel rispetto delle norme di sicurezza, ma nemmeno questoci è stato concesso per motivi di budget. Forse potranno contribuire con dell’asfalto a freddo per la riparazione delle buche”.Rammaricato anche il sindaco di Civitella Gaetano Luca Ronchi che in questi mesi aveva trattato con l’Anas per ottenere una riduzione dei tempi di lavoro stante le preoccupazioni espresse, anche in Consiglio comunale, dai cittadini. Venerdì, però, la doccia fredda: considerata la tipologia di interventi, particolarmente complessa, secondo l’Anas, non è possibile fare diversamente e se si vuole realizzare il nuovo ponte, come da progetto, bisognerà chiudere quello in uso fino alla fine di settembre.