Rompe gli indugi Gabriele Viviani, apre una vera e propria sede elettorale e ribadisce la sua volontà, peraltro mai sopita, di correre per la carica di sindaco.
A giorni, infatti, in via Duca degli Abruzzi, troverà la sua casa il movimento civico “Etica per Alba”. Un segnale chiaro quello lanciato dall’ex segretario del Dem (defenestrato in autunno), che però non è un salto in avanti. Ma la volontà di avviare un percorso civico, con possibilità concrete di trovare punti di contatto con la cosiddetta società civile. Di aprire e accelerare i tempi di un confronto alla luce del sole.
“L’idea è quella di dare vita ad una coalizione civica”, sottolinea Viviani, “lontana dalle sigle politiche. Non ci sono preclusioni verso nessuno a patto però di non avere una connotazione partitica”. Viviani, dunque, lancia la sfida e parte per dare forma a sostanza all’associazione che guida (e che diventerà un movimento), ma non chiude la porta ai potenziali alleati.
“Mi auguro che coloro che ambiscono a guidare la cittadina o ad impegnarsi per Alba Adriatica, “prosegue, “escano allo scoperto, con un moto di coraggio. È necessario avviare una campagna di ascolto con la cittadinanza, aprirsi al confronto e recepire le esigenze del territorio. Ma va fatto ora, senza indugiare oltremodo”. Il riferimento implicito è a coloro con i quali potrebbero nascere punti di convergenza (tra tutti Piero Pulcuni e l’ex sindaco Giuliano De Berardinis, ndr), “perché” ripete Viviani, “ sono sempre disponibile a fare un passo indietro qualora si creassero le condizioni per un progetto condiviso, concreto e di governabilità”. La sortita di Viviani, mentre nel centrosinistra ancora tanti aspetti vanni definiti, potrebbe anche contribuire a favorire una sorta di schiarimento del quadro. Anche se tanti tasselli ancora devono essere composti.
La stoccata a Pepe. Viviani, e lo ripete spesso, non vuole sentire parlare di sigle e connotazioni politiche, ma qualche riflessione la avanza. “L’assessore Pepe parla di possibili candidature alle regionali”, “ dice ancora, “ ma ancora non riesce a trovare la quadra per ridare un assetto alla locale sezione del Pd, quando poi si avvicina anche l’appuntamento delle politiche. Attendo con impazienza il 4 marzo, per poi togliermi qualche sassolino dalle scarpe”. In ogni caso il Pd, per Viviani, è il passato. Ora si lavora per le amministrative di primavera.