Importo complessivo dell’opera, 6 milioni di euro: la somma è stata stanziata dalla Regione che nel 2008 inseri l’opera nel Programma Triennale. La 259 è un’ex strada statale, fra le più importanti nella rete provinciale, è lunga 21 chilometri e in alcuni tratti presenta un elevato rischio di pericolosità e registra un alto tasso di incidentalità.Il progetto, interamente redatto dai tecnici dell’Ente, è suddiviso in tre stralci, la Giunta ha appena approvato i primi due che dovrebbero essere appaltati in primavera, quando, prevedibilmente, sarà approvato anche il terzo stralcio.Con questi primi due interventi si interviene da Sant’Egidio a Nereto mentre con il terzo si arriverà fino alla statale 16. Numerose le opere previste e fra queste spicca la variante di Nereto che eviterà l’attraversamento del centro abitato, le due rotatorie a Sant’Egidio in località Madonna delle Grazie e a Paolantonio, e l’adeguamento degli innesti in diversi punti.“Un primo lotto di un’opera più complessiva di variante alla 259 che pesava oltre 60 milioni di euro e che non è mai stata finanziata – spiega l’assessore Elicio Romandini – a fronte di risorse molto più esigue abbiamo dovuto ragionare su un progetto di tipo diverso che, intervenendo sulla sicurezza e sull’ammodernamento, riuscisse a risolvere, almeno in parte, i problemi dei Comuni attraversati. Gli interventi sono stati condivisi con il territorio, con i Comuni e presentati ai cittadini in numerose assemblee: sicuramente si tratta di interventi molto attesi perchè risolvono situazioni annose. Il progetto del tratto che attraversa Sant’Omero, Corropoli e Martinsicuro è in corso di redazione e sarà pronto a primavera. Una notizia positiva che non mitiga le difficoltà nelle quali stiamo operando e con noi le ditte che lavorando per l’ente, in attesa di essere pagate. In questi giorni la mie priorità sono rappresentate dalle attività propedeutiche al trasferimento delle somme che ci sono dovute da parte degli enti sovraordinati in maniera da sbloccare la cassa. Mi auguro che questo accada al più presto perché tocchiamo con mano impotenti i gravi problemi che creiamo a tante imprese e, di conseguenza, a tante famiglie”.