“ La cosa non mi turba più di tanto” sottolinea Giovannelli, “ visto che già da luglio Viviani si era nella sostanza disimpegnato non partecipando alle riunioni di giunta e all’attività del consiglio e la frequentazione degli uffici. In questi mesi l’attività amministrativa, nel suo settore, è proseguita con la conclusione di opere, come la scuola materna, e l’avvio di altre. Dunque, la lettera di dimissioni è solo una presa d’atto di una situazione in itinere”. Per Giovannelli, dunque, la sortita di Viviani è una sorta di colpo teatrale, che ovviamente nasconde altre strategie di natura politica. Lo stesso sindaco precisa che nella lettera non ci sono le dimissioni da assessore, ma riconsegna delle deleghe.“ Quello che è il percorso politico di Viviani”, aggiunge il sindaco, “ mi interessa poco. Forse dovrebbe far riflettere che gli stessi segnali di insofferenza li aveva manifestati in precedenza, con altri due sindaci: Casciotti e Caserta. Di sicuro, la vedo come una mancanza di rispetto nei confronti di coloro con i quali ha condiviso un percorso di natura amministrativa e la decisione è sicuramente personalistica”. Almeno dalle dichiarazioni del giorno dopo, il sindaco di Alba Adriatica non sembra affatto scalfito dalla decisione dell’oramai ex assessore, ricordando che l’attività amministrativa, per quanto concerne le deleghe gestiste da Viviani, proseguirà senza contraccolpi.