Teramo. La Provincia annulla per autotutela gli avvisi di liquidazione ai Comuni per il pagamento dei cosiddetti canoni non ricognitori.
Innesta una brusca retromarcia la giunta guidata da Valter Catarra, relativamente al balzello inviato alle varie municipalità per i cosiddetti attraversamenti su strade provinciali. Su quegli attraversamenti, erano stati applicati dei canoni, che però hanno sollevato prima un vespaio di polemiche. Poi sulla scia aperta da un Comune in particolare (quello di Controguerra, con a capo il sindaco Mauro Scarpantonio) sono partiti i ricorsi. Qualche giorno fa, per, in autotutela la Provincia ha annullato gli avvisi inviati ai vari Comuni. Dalla Val Vibrata, zona del territorio da dove era partita la protesta, arrivano reazioni intrise di soddisfazione, ma anche molto stizzite sul piano pratico. A farsi portavoce di questa sensazione è Umberto D’Annuntiis, presidente dell’Unione dei Comuni. ” Così facendo” spiega il sindaco di Corropoli, “sono state riconosciute le ragioni dei Comuni che hanno impugnato gli avvisi. Sarebbe stato sufficiente , da parte della Provincia , accogliere le contestazioni fatte dai Comuni al momento della comunicazione del canone da pagare e non proseguire con arroganza su una strada sbagliata che ha costretto molti enti a rivolgersi ad un legale per il riconoscimento delle loro ragioni ; solo dopo l’invio di una “valanga” di ricorsi , la Provincia si è vista costretta ad emettere il provvedimento di annullamento.Questo atteggiamento ha provocato costi supplementari che si sarebbero potuti evitare con un po’ di buon senso. Chiaramente, di queste spese chiederemo conto alla provincia stessa”.