Martinsicuro, ordinanza prostituzione. Camaioni: il Pd si documenti bene

camaioni_paoloMartinsicuro. “Prima gli atti  vanno valutati attentamente, poi magari possono essere espresse delle critiche”.

E’ una risposta sia politica che pratica quella che elabora Paolo Camaioni, sindaco di Martinsicuro, attaccato da alcuni esponenti del Pd sui contenuti della recente ordinanza anti-prostituzione.” L’ordinanza dello scorso 6 dicembre” sottolinea Camaioni, ” che prevede, e non solo, misure di contrasto alla prostituzione, è stata concepita dopo aver lavorato a stretto contatto con coloro che rappresentano sul territorio gli organismi dediti al controllo ed alla sicurezza, in particolare Carabinieri e Vigili urbani. Il sottoscritto, infatti, non è solito avere la presunzione di vantare competenze in ogni settore per cui ha ritenuto opportuno emanare un documento che dovrà in qualche modo servire a contenere un problema molto sentito dalla cittadinanza come quello dell’esercizio della prostituzione in strada, situazione denunciata molto spesso anche dalle stesse esponenti del PD, solo dopo aver attentamente valutato con chi di dovere eventuali risvolti”. Poi c’è la questine relativa al fatto che la nuova disciplina possa creare degli effetti collaterali. ” Rispetto ad eventuali problemi che potrebbero derivare agli operatori dell’Associazione “On the road””, aggiunge Camaioni,” riteniamo alquanto singolare che nessun esponente dell’Associazione stessa, con cui si sono avuti contatti anche negli scorsi giorni, abbia sollevato la questione che tanto preoccupa le rappresentanti della minoranza. E’ lecito presumere che operatori che svolgono tali servizi siano muniti di tesserino di riconoscimento che in caso di controlli da parte delle forze dell’Ordine possano esibire, evitando in questo modo qualsiasi sanzione; inoltre si è anche considerato che il più delle volte gli stessi agiscono in stretta collaborazione con le Forze dell’Ordine anche sulla base di comunicazioni preventive. Sulle questioni giuridiche sono stati interpellati esperti del settore e non si ritiene ci possano essere problemi superiori a quelli normalmente riscontrati in altri tipi di sanzione. Possiamo garantire che non siamo soliti sbandierare alcun avvenuto cambiamento, ma siamo portati a pensare che proprio il fatto che si cominci a constatare che sta cambiando l’azione amministrativa, possa iniziare a rappresentare un problema per chi auspicava che ciò non avvenisse”.

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