La riunione fa seguito alla comunicazione di avvio della procedura di mobilità dell’ottobre scorso per il licenziamento delle dodici maestranze e al mancato accordo nella fase sindacale.
Durante l’incontro si è registrata una forte divergenza di posizione tra i vertici aziendali e le organizzazioni sindacali; queste ultime in particolare hanno evidenziato la loro forte contrarietà in ordine a una procedura che ritengono sovradimensionata rispetto agli esuberi dichiarati dall’azienda e inadeguata rispetto alle proposte emerse nel corso del confronto.
La Provincia ha invitato le parti a riconsiderare le rispettive posizioni e a riaggiornarsi al tavolo dell’Ente in un nuovo incontro fissato al prossimo 8 gennaio, aprendo nel frattempo un momento di riflessione, nel corso del quale valutare il ricorso agli strumenti sociali meno traumatici e giuridicamente percorribili, tra cui l’innalzamento dell’incentivo offerto all’esodo da parte dell’azienda.
Alla riunione erano presenti il funzionario del servizio Relazioni Industriali dell’Ente, Pierluigi Babbicola, rappresentati aziendali e le Rsu, assistite dai segretari provinciali di Fiom-Cgil, Giampiero Dozzi e Uilm-Uil, Gianluca Di Girolamo.