In una nota, infatti, il segretario provinciale dei Comunisti italiani, Francesco Antonini, spiega le ragioni del sostegno alla sciopero, che investe le dinamiche economiche ed industriali del Paese, ma con chiare ed evidenti ripercussioni anche nel tessuto produttivo locale. “Scendiamo al fianco dei lavoratori oggi in sciopero”si legge in una nota, ” in una provincia come la nostra cosi fortemente colpita e penalizzata dalla crisi economica. Occorre una nuova politica economica, occorre un rilancio industriale che possa inaugurare una nuova stagione di diritti sociali e democratici. Nel passato, la partecipazione attiva e dirigente dei lavoratori alla politica permise di esprimere un avanzamento reale del paese nel campo della democrazia e dei diritti sociali : il reddito spettante ai lavoratori, inteso come salario, raggiunse il 70% della ricchezza prodotta, vennero abolite le gabbie salariali, fu conquistato il diritto al pagamento dei primi tre giorni di malattia, fu approvato Lo Statuto dei diritti dei Lavoratori proprio sulla scia di questa forte presa di coscienza di classe. Il Partito dei Comunisti Italiani considera questi aspetti come indispensabili al rilancio democratico del paese, e con i lavoratori si impegnerà, come ha sempre fatto, per aprire una nuova via per l’Italia che deve guardare oltre i profondi guasti prodotti dal padrone monopolista Berlusconi prima, e dal montismo poi”.