Rivedere l’assetto dell’intera sistema sanità in provincia di Teramo, assegnando ai singoli ospedale eccellenze specialistiche senza perdere di vista la medicina sul territorio, che va necessariamente potenziata.
E’ la posizione, univoca, emersa nel corso dell’assemblea organizzata, a Controguerra, al circolo del Pd di Torano Nuovo e che ha visto la partecipazione, tra gli altri, dell’assessore regionale Dino Pepe, del consigliere provinciale Mauro Scarpantonio, dei sindaci Pd della vallata e di Elvezio Zunica, coordinatore dei “Progressisti per il Pd”.
L’assemblea si è conclusa per la stesura di una sorta di documento, che poi è un vero e proprio manifesto per la sanità in Val Vibrata.
“Appare necessaria una responsabile rivisitazione dell’offerta con l’assegnazione ai tre ospedali di base, S.Omero, Atri e Giulianova”, si legge, “ di specifiche specialistiche, nel rispetto delle reciproche vocazioni, conservando le funzioni indispensabili presidio ospedaliero di base e cogliendo anche l’opportunità di introdurre settori di assistenza al momento poco rappresentati, primo fra tutti quello della riabilitazione.
Siamo assolutamente convinti che, con urgenza, si debba procedere con logica ad un riassetto dell’offerta sanitaria teramana e siamo sin da ora d’accordo in merito alla nascita di un nuovo ospedale che possa svolgere efficacemente quelle funzioni di Hub territoriale, dotato di una struttura moderna e di tecnologia all’avanguardia in grado di attrarre professionalità di primo livello, tant’è che il Comune di Sant’Omero a breve approverà in consiglio una propria delibera a favore della costruzione del nuovo nosocomio”.
Il percorso tracciato dai Dem, dunque, è quello di pensare ad una sanità al passo con i tempi e aderente alle esigenze della cittadinanza.
“ Questo può avvenire”, si legge ancora, “ attraverso lo sviluppo di una rete integrata ospedaliera con investimenti tesi a sviluppare particolari branche della medicina che possano caratterizzare i 3 nosocomi di base, attraverso lo sviluppo di specifiche specializzazioni, per evitare il rischio che un domani dovremmo ricordare e discutere di scatole vuote presenti sul nostro territorio.
Anche l’ospedale Val Vibrata va inquadrato in questo piano di riorganizzazione; l’ultimo Piano Strategico deliberato dalla ASL di Teramo un anno fa, gli assegna un ruolo di rilievo: secondo ospedale per acuti in provincia.
Se così è, considerato l’alto tasso di produttività e l’essere ospedale “frontaliero”, bisogna che gli vengano assegnate le giuste risorse rintroducendo ad esempio immediatamente la parto-analgesia che, dopo essere stata introdotta con successo qualche anno fa, al momento non è operativa a causa della carenza di anestesisti. Rispetto ai livelli di attività che oggi svolge, il Val Vibrata va dotato di maggiore personale e di maggiori apparecchiature medicali, pur apprezzando l’acquisto della nuova tac e della nuova risonanza magnetica. Accogliamo con spirito positivo, infine, la nota del Sindaco di Martinsicuro Vagnoni in cui dichiara la propria disponibilità a confrontarsi sul tema dell’ospedale di Sant’Omero.
Per queste ragioni chiediamo al Governo Clinico della ASL teramana di strutturare una armonica programmazione delle attività e la messa in rete dei servizi tra ospedale hub e ospedali spoke”.
Attorno all’idea di ospedale, poi ma strutturata la medicina sul territorio, con servizi efficaci e di qualità e un’adeguata rete residenziale e semiresidenziale, capace poi di sgravare gli ospedali delle patologie croniche.