Dall’inizio della prossima settimana, infatti, i dirigenti scolastici non potranno più consentire ai ragazzi che non hanno compiuto ancora i 14 anni di poter tornare a casa da soli, costringendo genitori o chi per loro ad andarli a riprendere. E proprio per questo il circolo Pd di Teramo centro chiede al primo cittadino di adottare delle soluzioni “per agevolare le famiglie che siano impossibilitate a riprendere i propri figli, senza far gravare su di esse le spese per cooperative per il dopo scuola, servizi privati di pedibus o ingaggi di baby-sitter”.
Alla luce della sentenza della Cassazione, infatti, c’è da aspettarsi che il primo giorno di questa nuova regolamentazione, sebbene i diversi istituti abbiano adottato o suggerito soluzioni diverse, comporterà notevoli difficoltà e disagi alle famiglie e alle scuole cittadine, soprattutto in termini di aumento del traffico nelle ore di punta, di disagi economici per le famiglie e sicurezza dei ragazzi.
“Non vorremmo”, scrive in una nota il circolo pur evidenziando come non ci sia una responsabilità diretta del Comune in questa decisione, “che il silenzio dell’Amministrazione non provenga tanto dal sottovalutare il problema, quanto dall’ignorarlo completamente, visto il concentrarsi di Giunta e maggioranza su questioni di equilibri interni pre-elettorali che non sono però, la prima preoccupazione di tanti genitori e cittadini”.