Teramo Soprattutto punta il dito contro Futuro In: “Si pensi al bene della città”

Un vero e proprio atto di accusa contro chi da primo sostenitore del sindaco Maurizio Brucchi si è trasformato in suo carnefice, invitandolo a pensare al bene della città.

Dopo la presa di distanza di Futuro In che, in una lettera inviata al primo cittadino teramano, gli ha chiesto, vista la mancanza del numero legale dell’ultimo Consiglio di presentare le proprie dimissioni, il gruppo consiliare Teramo Soprattutto non partecipa “alla fiera delle ovvietà e delle banalità”, continuando a sostenere l’idea questa amministrazione debba proseguire il proprio mandato sino alla fine della consiliatura. E ribadisce la distanza dal gruppo gattiano reo di aver avuto, nel corso di questi mesi nei confronti dell’amministraione Brucchi, un atteggiamento kafkiano con una metamorfosi felina.

“La nostra città”, affermano Alessia De Paulis, Alberto Covelli e Alessandro Di Berardino, “versa in una condizione di oggettiva difficoltà legata a vicende note che ne hanno segnato il passo, ed è proprio per questa condizione che non è affatto ammissibile alcun tardivo e goffo tentativo di sottrarsi alle proprie riconoscibili e palesi responsabilità, atteso che non vi è un solo cittadino, in questa città, che non abbia contezza dei ‘condizionamenti politici’ cui ha dovuto sottoporsi, suo malgrado, il Sindaco, sin dal minuto successivo alla sua elezione”.

I consiglieri di Teramo Soprattutto, inoltre, ricordano al gruppo di maggioranza relativa del Comune di Teramo, che “la preoccupazione di non essere in grado di ottemperare ai propri doveri, tra i quali a pieno titolo rientra l’approvazione del Bilancio di Previsione ed il completamento del mandato consiliare, può essere superata solo con un atteggiamento positivo, che si estrinsechi nell’adozione dei provvedimenti importanti per la città e per i cittadini, rifuggendo ogni malcelato, maldestro e soprattutto tardivo, tentativo di compromissione, considerato che è di palmare evidenza del come tutti noi, nessuno escluso, abbia nel bene e nel male partecipato all’amministrazione di questa comunità”.

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