La voce era circolata nei giorni scorsi, ora l’oramai ex segretario dei Democratici, lo dice in maniera netta: correrà per la poltrona di sindaco di Alba Adriatica alla guida di una lista civica, che ogni caso cercherà apparentamenti con movimenti e forze di area.
Ed è stata proprio la recente decisione, l’allontanamento dal Pd da parte della commissione di garanzia, per ragioni che a tutt’oggi vengono giudicate risibili, a spingere Viviani a misurarsi in prima persona. “ In più occasioni anche pubblicamente”, sottolinea, “ il direttivo del Pd ha caldeggiato la strada delle primarie per individuare la scelta del candidato sindaco e per riunire il centrosinistra. La scelta, censurabile e di cattivo gusto, di allontanarmi dai Dem, ha comunque prodotto degli effetti. Il confronto che poteva essere fatto alle primarie, ora sarà celebrato nella competizione elettorale”.
Viviani sembra avere le idee chiare sul piano programmatico e su quelli che saranno i temi della campagna elettorale: turismo e riflessioni sulla tassa di soggiorno, adeguamento e rivisitazione di alcuni regolamenti comunali, sicurezza e controllo del territorio e questione dei migranti. “In merito alla gestione dei migranti”, dice, “ occorre arrestare i flussi di migranti sul territorio, bloccando nuovi arrivi e avviando una significativa diminuzione del numero già presente. Maggiore attenzione va posta sul tema della sicurezza e controllo del territorio, migliore controllo della spesa pubblica”, è l’altra questione molto cara all’ex segretario Dem.
Ovviamente, attorno alla figura di Viviani sta lentamente prendendo forma una lista civica, aperta alla società civile e al mondo delle professioni e di quello turistico. Il sostegno arriva anche da coloro che hanno spalleggiato Viviani nel direttivo dei Dem, oramai prossimo alla scadenza del mandato. “Buona parte del direttivo uscente”; chiosa Gianni Zanoni, “ appoggia la candidatura a sindaco di Gabriele Viviani e lo sostiene in questo percorso”.