Con queste parole Franco Arboretti de Il Cittadino Governante risponde a Mastromauro e attacca la sua maggioranza che ha bocciato l’ordine del giorno per salvaguardare tutte le maestranze del Consorzio rifiuti di Grasciano.
Il motivo? Gli esponenti della maggioranza non hanno accettato questo passaggio contenuto nell’ordine del giorno: “Per evitare il fallimento ben poco hanno fatto le amministrazioni comunali coinvolte”.
Arboretti ricorda però che il “Cirsu è un consorzio tra sei comuni che hanno il compito di indirizzarlo e controllarlo, dopo aver fatto le nomine di chi lo deve gestire. Possiede un importante patrimonio pubblico, comprendente il polo tecnologico di Grasciano per il trattamento dei rifiuti e la titolarità della nuova discarica – infrastrutture che farebbero la felicità di qualsiasi imprenditore per gli affari d’oro che ne deriverebbero. Cirsu fallisce dopo una lunga agonia, pur operando in un settore che non conosce crisi perché, ovviamente, i rifiuti vengono prodotti ogni giorno. Alla luce di questi fatti chiediamo: di chi è la responsabilità del fallimento? Come fanno a non avere responsabilità le amministrazioni comunali (ognuna per quota parte) che oltretutto sedevano anche all’interno delle assemblee di Cirsu?”
Per Il Cittadino Governante “le amministrazioni comunali nel corso degli ultimi dieci anni, nella gestione dei rifiuti, avrebbero dovuto creare le condizioni per rispettare l’ambiente, abbassare i costi (e quindi la TARI ai cittadini giuliesi per la buona raccolta differenziata raggiunta) e creare occupazione: invece hanno fallito, visto che, purtroppo, Cirsu è fallita! Ieri sera per i lavoratori del Consorzio oltre al danno anche la beffa: in Consiglio Comunale, l’Amministrazione e la maggioranza dopo aver contribuito a far fallire Cirsu hanno anche respinto l’ordine del giorno del Cittadino Governante che così recitava: ‘Il Consiglio Comunale impegna la Giunta ad esperire ogni tentativo per salvaguardare i posti di lavoro di tutte le maestranze di Consorzio’”.
“Non può che essere amaro il commento finale: questi ‘teniamo’, per il momento, a Giulianova”, conclude Arboretti.