La petizione, infatti, è finalizzata alla presentazione di altrettante proposte di legge parlamentari a sostegno delle unioni civili, la convivenza fra due persone legate da vincolo affettivo ed economico, e per il reddito minimo garantito.
“L’Italia è tra i pochissimi Paesi europei – oltre a noi solo Grecia e Ungheria, si legge in una nota a non avere alcuna forma di tutela di ultima istanza, tanto da essere persino inadempiente rispetto all’articolo 34 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.
«Ce lo chiede l’Europa!», è il ‘ritornello’ che ci sentiamo ripetere ogni volta che si profila una nuova cessione dei diritti, da oltre 20 anni, fino al governo Monti e alle forze politiche che lo sostengono in Parlamento.
L’Europa ci chiede anche la tutela dei diritti e della dignità delle persone, ma il governo dei ragionieri di fronte a queste tematiche sembra rimandere sordo”.