Alba Adriatica. “ Con L’Aquila non vogliamo andarci. Se l’accorpamento sarà con la Provincia di Pescara bene, in caso contrario tra Alba e Martinsicuro daremo vita ad un comitato per passare con le Marche”.
Sono ore di attesa, ma anche di propositi in ambito politico, visto che si attende di conoscere il decreto con il quale sarà ridisegnato l’assetto delle Province in Italia. Nel Teramano, però, c’è chi non sembra voler subire, passivamente, l’imposizione dall’alto di una nuova riorganizzazione e annuncia battaglia. E’ il caso di Renato Rasicci, vice-presidente della giunta provinciale e coordinatore del Pdl di Alba Adriatica, impegnato da giorni su questo tema con il collega della Provincia di Pescara, Fabrizio Rapposelli. Nei prossimi giorni, su questo argomento, ci sarà un importante incontro a Benevento, ma il pensiero di Rasicci è già chiaro. “Prevedere un accorpamento non L’Aquila non ha senso” spiega, “ per varie ragioni, anche storiche. Questa era l’area del Piceno e con il territorio aquilano non vedo che tipo di affinità possano esserci. Diverso sarebbe il discorso con Pescara, visto che alcune cittadine della costa sud, da anni, parlano della possibilità di legarsi al territorio pescarese. E poi in queste scelte, manca anche il criterio meritocratico, visto quello che è stato l’impegno in alcuni settori, come il sociale, dall’amministrazione provinciale di Teramo in questi anni”. Nel ragionamento in atto, poi Rasicci lancia quella che sembra tutt’altro che una provocazione. “ Vorrà dire” prosegue il vice-presidente della Provincia, “ che daremo vita ad un comitato per indire un referendum e chiedere il passaggio alle Marche di Alba Adriatica e Martinsicuro”.