Un bilancio di risanamento, come lo definisce il sindaco Mario Di Pietro, che segue il percorso iniziato l’anno scorso ed è fortemente condizionato dalle rigide disposizioni sul contenimento della spesa pubblica. “Con questa manovra – spiega il primo cittadino – contiamo di rispettare il patto di stabilità per l’anno 2012, ripristinando la normale operatività dell’Ente”.
L’Ente subirà una diminuzione di risorse statali di 310euro euro rispetto al 2011 e ancora più consistente rispetto al 2010, pari a ben 560mila euro. Ancora più pesante il taglio dei contributi regionali, ridotti a soli 22mila euro per i servizi socio-assistenziali, mentre nessun importo risulta stanziato per le funzioni delegate in materia di diritto allo studio, con conseguente aggravio reale per il bilancio comunale di oltre 150mila euro.
Nonostante le minori entrate per effetto dei tagli determinati dal federalismo fiscale, di cui finora si sono visti solo gli effetti negativi, l’amministrazione comunale promette di garantire il mantenimento quali-quantitativo dei servizi a costi invariati per i cittadini, attraverso l’ottimizzazione delle spese e il miglioramento dell’efficienza di gestione. Così, anche grazie alla riduzione del 50% dell’indennità degli amministratori, restano inalterate le tariffe per i servizi a domanda individuale, per i quali la percentuale complessiva di copertura dei costi da parte del Comune è pari al 49,89%.
“Per quanto riguarda l’IMU – sottolinea l’assessore al Bilancio Ennio Chiavetta – il comune di Bellante applicherà l’aliquota minima dello 0,4% per l’abitazione principale e dello 0,96% per la seconda casa, mentre in merito alla TARSU, grazie all’attività di accertamento con il conseguente recupero dell’evasione e l’adeguamento delle superfici tassabili, è stato possibile ridurre le tariffe applicate nel 2011 per le civili abitazioni del 10% e per le attività commerciali che dispensano alimenti e bevande del 20%”.
“In un momento – sottolinea ancora il sindaco – nel quale, a causa del patto di stabilità, non è possibile operare investimenti, nel bilancio si è cercato anzitutto di mantenere inalterato il più possibile il livello qualitativo e quantitativo dei servizi erogati ai cittadini, mirando in particolare a tutelare le categorie più svantaggiate. Siamo anche particolarmente soddisfatti per essere riusciti ad avviare, con la riduzione della Tarsu, un’inversione di tendenza per quanto riguarda le tasse comunali”.