Teramo. Bene il tavolo tecnico, bene che si parli di Università… ma ora è il momento di passare dalle parole ai fatti! Torna all’attacco l’Unione degli Universitari di Teramo che, dopo l’incontro in Comune del 26 giugno scorso, chiede che vengano finalmente concretizzati i buoni propositi emersi dalla discussione.
“Nel tavolo tecnico” si legge nella nota “abbiamo elencato e raccolto in un documento una serie di criticità che a nostro giudizio devono essere subito risolte affinchè la situazione dell’ Università e la condizione degli studenti possa migliorare. Abbiamo chiesto il ripristino della Linea 7 dalle ore 15 alle 17, perchè è l’unica corsa dedicata alla sede universitaria di Colleparco; corse notturne tra il centro storico e i quartieri più periferici della città abitati dagli studenti; il potenziamento dei collegamenti tra Teramo e la località Piano D’accio dove sorge il nuovo polo agroveterinario. Inoltre, chiediamo la copertura totale delle borse di studio (ferme fin qui al 70% di copertura), un’aula studio nel centro della città e immediate soluzioni sia per il completamento della Casa dello studente sia per una strategia che porti la stessa a non diventare una ‘cattedrale nel deserto’. Infine auspichiamo che il Magnifico Rettore si renda davvero conto della condizione del nostro ateneo. Al tavolo tecnico ha continuato a giocare sui numeri degli iscritti, trincerandosi dietro statistiche e non facendo emergere nessuna criticità e alla precisa domanda su quale fosse la ‘strategia’ dell’ Università degli Studi di Teramo non ha risposto! Grave e soprattutto preoccupante che un Rettore non abbia un progetto o una visione dell’Università. Ricordiamo che le colpe sui disservizi dell’UniTe, purtroppo, come forse si è voluto far credere, non sono da ravvisare tutte nella cattiva gestione della politica, basti vedere gli innumerevoli problemi che si sono avuti quest’anno con le biblioteche universitarie, il ritardo nella pubblicazione dei bandi, la mancanza di una copisteria all’interno delle Facoltà e questi sono solo alcuni esempi. Il sindaco ha, poi, accolto la nostra proposta di riunire il tavolo tecnico in maniera permanente e per questo lo ringraziamo; cosi come si è mostrato da subito disponibile a trovare una soluzione per un’aula studio nel centro della città dedicata a noi studenti universitari proponendo alcune soluzioni; ora però è bene che si passi dalle parole ai fatti e vorremmo che alla prossima riunione del tavolo si inizi a parlare di proposte concrete (noi glie ne abbiamo date molte) per risolvere i problemi dell’Università. Al Magnifico Rettore vorremmo semplicemente ribadire, invece, di smetterla di giocare con le statistiche (non saranno 100 immatricolati in più a cambiare le sorti della nostra Università) e di fare qualcosa anche lei dato che è la massima carica di questa Università e perchè senza una seria e concordata sinergia tra tutte le parti sarà davvero difficile giungere a reali conclusioni. Anche perchè non sarà di certo una statistica a salvare l’Ateneo teramano”.