Pineto. Un incontro dall’esito positivo quello che si è tenuto questa mattina a Pineto nei locali di Villa Filiani, dove i 17 lavoratori in mobilità di Palazzo di Città hanno incontrato l’assessore regionale al Lavoro Paolo Gatti, che si è recato nel capoluogo adriatico su invito del sindaco Luciano Monticelli per cercare assieme agli amministratori pinetesi una soluzione al destino dei lavoratori con contratto a scadenza.
Numerose le problematiche emerse nel corso dell’incontro, come la difficoltà dinanzi alla quale si trova il Comune costiero che, a fronte della perdita di lavoratori ormai professionalizzati, non potrà avere sostituti, “in quanto – come sottolineato dal primo cittadino – i centri di collocamento ci hanno già avvisato del fatto che non potranno inviarci nuovi lavoratori. È chiaro che la cosa genera un vero e proprio “effetto domino”: il Comune ha bisogno di queste persone”.
L’assessore Gatti ha purtroppo lasciato intuire che non ci sono molte speranze per il rinnovo dei contratti, in quanto esistono già accordi in merito con il Cicas (Comitato di Intervento per le Crisi Aziendali) che parlano chiaro e rendono vana ogni possibilità di ulteriori proroghe.
Dal canto suo, il Comune di Pineto ha avanzato una serie di ipotesi, portando a esempio anche esperienze di regioni quali il Lazio, dove proprio l’ente regionale si è fatto carico di cinque anni di stipendio per 2mila lavoratori in mobilità in cambio dell’impegno da parte dei singoli Comuni a procedere con l’assunzione a tempo indeterminato.
“La nostra idea – ha ribadito il sindaco Monticelli durante l’incontro – è quella di trovare insieme una soluzione che preveda la possibilità da parte del Comune di intraprendere un percorso che porti almeno a un contratto a tempo determinato e che, allo stesso tempo, ci garantisca il sostegno economico della Regione, che potrebbe darci una mano in un momento di difficoltà come quello che tutti stiamo vivendo, garantendo allo stesso tempo a questi lavoratori un attimo di respiro”.
L’assessore Gatti ha esplicitamente dichiarato che la Regione Abruzzo non può, a causa delle normative europeee, utilizzare i fondi Fse per gli enti pubblici, ma ha comunque lanciato un’idea agli amministratori pinetesi. “I Comuni – ha spiegato Gatti – potrebbero pensare a una cooperativa in grado di assorbire questi lavoratori e a cui appaltare servizi. Dal canto nostro possiamo invece immaginare la riapertura di Lavorare in Abruzzo appositamente dedicato alle cooperative. Mi sembra il modo più onesto e rispettoso di venirci incontro”.
“Mi fa piacere – ha commentato Monticelli a margine dell’incontro – che l’assessore Gatti abbia capito l’importanza del problema, lasciando aperta una speranza a quei lavoratori che a breve si ritroveranno senza un’occupazione. Ce la metteremo tutta per risolvere questo annoso problema e speriamo che la Regione ci sostenga economicamente”.