Ai saluti del segretario locale del PD Fernando Cianella è seguito l’intervento del sindaco Di Marcello che ha ribadito le sue perplessità riguardo l’introduzione della nuova imposta e ha espresso la sua sensazione di quasi delegittimazione nell’esercizio dei poteri di amministratore locale, ormai praticamente commissariati dai limiti di bilancio imposti dal patto di stabilità e dai prelievi statali che verranno fatti sull’IMU in aggiunta al notevole taglio dei trasferimenti.
L’aspetto tecnico è stato poi trattato da Galiffi, ex amministratore del comune di Mosciano, che ha spiegato al pubblico presente i pochi lati positivi di questa imposta con le detrazioni previste e le varie sfaccettature e sottigliezze tecniche nascoste in maniera copiosa tra le pieghe della regolamentazione dell’IMU.
A Monticelli è toccato invece il ruolo di portavoce dell’ANCI nazionale ricordando la manifestazione del 31 Maggio a Venezia dove l’ANCI ribadirà tutto il proprio dissenso all’IMU così come impostata e le proposte che che già da molto tempo l’Associazione dei comuni avanza al governo nazionale. Ha inoltre ricordato a tutti i presenti che l’introduzione dell’IMU è stata dettata soprattutto dalla necessità di coprire il deficit di gettito fiscale causato dall’abolizione puramente propagandistica dell’ICI da parte del governo Berlusconi.
È stato un intervento particolarmente tagliente e puntiglioso ma allo stesso tempo estremamente esplicativo quello del senatore Legnini che ha in primis voluto ribadire la genesi di questa imposta, inserita nei decreti attuativi del federalismo fiscale da parte dell’ultimo governo Berlusconi. Ha rimarcato inoltre la natura ibrida dell’IMU, a metà tra una patrimoniale incompleta e una tassa locale che di fatto sottrae ai comuni l’autonomia finanziaria e decisionale in merito all’imposizione di imposte locali mettendone in ginocchio i bilanci poiché accompagnata da un taglio dei trasferimenti notevoli.
Legnini ha voluto evidenziare inoltre in maniera decisa anche il necessario appoggio del Partito Democratico al governo Monti per salvare l’Italia da una situazione che avrebbe portato sulla strada greca nell’arco di poco tempo riservandosi però il legittimo diritto di dissenso su numerosi interventi che questo governo sta portando avanti.
“È necessario che siano ristabiliti all’interno di questa imposta, ma anche a livello generale nell’ambito delle altre riforme che stiamo discutendo, il principio dell’equità: chi ha di più deve contribuire maggiormente a livello fiscale. L’IMU manca quasi totalmente di questo requisito – afferma Legnini – e solo se ci muoveremo in questa direzione, insieme a una necessaria e profonda spending review dell’apparato statale, potremmo uscire da questo periodo di profonda crisi e recessione” chiudendo il suo intervento con l’auspicio che il Partito Democratico nel 2013 finalmente potrà mettere in campo pienamente ciò che sta tentando di proporre già in seno a questo governo.
L’incontro si è poi concluso con una serie di domande da parte dei cittadini presenti che hanno trovato puntuale risposta da parte dei relatori.