Atri. La cittadina ducale festeggia oggi la sua Santa protettrice, Santa Reparata. Tuttavia, capita anche che “chi è pagato con soldi pubblici, rappresenta le istituzioni e ne cura gli interessi, per l’ennesima volta pone in atto comportamenti irresponsabili, contrari alle regole, all’etica e al buonsenso e irrispettosi nei confronti della città, della sua cultura storica e dei suoi cittadini, oltre che in questo caso della sua Patrona”.
A denunciarlo è il segretario comunale de La Destra, Roberto Marchione, che punta il dito contro i cartelli di divieto di sosta temporanea localizzati lungo le vie del centro storico. “Irregolari sotto più punti di vista” commenta “perché non riportano gli estremi dell’ordinanza e diversamente non potrebbe essere visto che nessuna ordinanza in merito è presente all’Albo Pretorio Online del Comune, nonostante il Codice della Strada preveda che la pubblicazione debba avvenire almeno 48 ore prima dell’evento per il quale sono previste. Alcuni cartelli, inoltre, sono posizionati in spazi in cui la sosta e la fermata è stata già previsti, il che li rende semplicemente inutili. Questo è un comportamento irresponsabile e offensivo verso la cosa pubblica, per la cura e gestione della quale queste persone sono pagate, e potrebbe causare problematiche alla viabilità nonché danno erariale all’Ente vista la non validità di quei divieti. Siamo sicuri che, comunque, i cittadini atriani, da cittadini responsabili a differenza di chi li guida, sapranno portare rispetto alla propria patrona e alla propria città, non violando comunque il percorso della Processione. La situazione è ancora più grave perché non è un caso isolato, ma sembra ormai diventata una prassi nel Comune di Atri. Citiamo per esempio altri casi importanti e significativi ( e facilmente verificabili facendo una ricerca sull’Albo Pretorio Online del Comune di Atri), come la Fiera Boaria dell’agosto scorso per la quale non è stata pubblicata ordinanza dei divieti di sosta temporanei, l’Ordinanza di fine gennaio 2012 sull’obbligo di uso di gomme invernali per la quale non sono stati affissi i cartelli rendendola contestabile da eventuali multati. E il caso più clamoroso di tutti, quello dei Faugni del 2011, per la quale l’Ordinanza di divieto di sosta nelle aree interessate è stata pubblicata addirittura il 9 dicembre, il giorno dopo (!), rendendola quindi non valida”. Tutto qui? Purtroppo no. “In questi giorni” continua il segretario comunale de La Destra “sempre in tema di divieti di sosta, un’altra situazione irregolare si è verificata, questa volta però di natura altamente ignobile: lungo Viale delle Clarisse (il Belvedere), si sta procedendo alla posa di cavi, pare per la banda larga internet, e anche in questo caso sono stati posizionati cartelli di divieto di sosta temporanei a cui non corrisponde relativa Ordinanza. La cosa più grave in questo caso è che non ci si è fermati a questo, in quanto il cartello di inizio divieto di sosta è stato posizionato qualche metro prima della zona interessata dal divieto, proprio su un parcheggio per disabili! Un qualcosa che nulla ha a che vedere con la decenza e il rispetto di chi è meno fortunato. I responsabili di tutte queste situazioni, il sindaco Gabriele Astolfi e il comandante della Polizia Municipale Alfonso Osmi in primis, non sono degne di essere stipendiate con denaro pubblico e devono lasciare al più presto le loro cariche. Atri e gli atriani non meritano questo trattamento”.