“L’Amministrazione comunale e la Soprintendenza” spiega in una nota “si ostina a voler concludere i lavori parziali sul Teatro Romano con la rimozione dei 1400 reperti archeologici”. Ragione alla base della denuncia, curata dall’avvocato Vincenzo Di Nanna, per “deturpamento di un bene archeologico”.
“Vista la insistenza della Soprintendenza a proseguire i lavori” continua “l’Associazione Teramo Nostra ha fatto appello al Presidente della Repubblica ed è in attesa, a seguito del sit in a Roma, di una risposta del ministro per i Beni Culturali Lorenzo Ornaghi”.