“ Su questa vicenda sorgono degli interrogativi” si legge in una nota. “ Perché il direttore generale non controlla le convenzioni e i contratti per verificare se vengono rispettati i patti? La matematica non è un’opinione e se facciamo due conti, ci accorgiamo che il valore degli assegni trovati equivalgono a oltre 1000 blocchetti di buoni pasto. Se sono 180 i bambini usufruiscono delle refezione, sta a significare che nella migliore delle ipotesi questi soldi rappresentano sei mesi di refezione. In poche parole, il Comune non incassa nulla da quando è iniziato l’anno scolastico. Inoltre, il Comune paga regolarmente le fatture degli alimenti necessari per approvvigionare le mense mentre i costi non vengono compensati dagli incasso. Secondo noi, si tratta di cattiva gestione e di cattivo controllo”.