Pineto. ‘Terminate le primarie del PD non possiamo esimerci dall’effettuare un’attenta disamina del dato elettorale di Pineto e formulare alcune necessarie considerazioni – così esordiscono i consiglieri di opposizione Luca Di Pietrantonio e Gianni Assogna del Gruppo consiliare civico Impegno è Sviluppo.
Nei 4 gazebo predisposti per le primarie pinetesi si sono complessivamente recate 650 persone, segnatamente 187 nel seggio di Scerne – 96 in quello di Mutignano – 94 nel seggio di Borgo S. Maria e 272 in quello del Centro (inerente tutto il resto della città); all’esito dello spoglio sono risultati 549 voti per la mozione Renzi-Martina, 65 per quella di Orlando e 32 per la mozione di Emiliano.
Considerando che Pineto ha oltre 15.000 abitanti ed annovera nelle file del PD un consigliere regionale, un consigliere provinciale, Sindaco, Vice-Sindaco, Presidente del Consiglio, Giunta e restante maggioranza tutta, vien da sé che l’affluenza di 650 votanti non può che essere un pesantissimo flop, dal momento che si è recato alle urne solo il 4% dei cittadini di Pineto. A cui si aggiunga che i votanti alle primarie non corrispondono affatto agli aventi diritto al voto, avendo potuto esprimere la propria preferenza anche minorenni, immigrati e chi più ne ha più ne metta!
Oltre l’evidente insuccesso nel coinvolgimento dei cittadini, ben più grave rispetto al trand nazionale, occorre rimarcare come il sindaco Verrocchio non abbia appoggiato il candidato Renzi, bensì il ministro Orlando, che ha registrato in tutti e 4 i gazebo soli 65 voti complessivi; senza dire che, nel quartiere di Borgo S. Maria, roccaforte del sindaco, si sono recate ai seggi soltanto 94 persone (su oltre 2.500 residenti), ed oltre 60 hanno votato contro il candidato sostenuto dallo stesso Verrocchio.
Peraltro, è doveroso rammentare, come alle precedenti primarie del 2013, avessero votato a Pineto, oltre 1100 persone, conseguendone che, nei tre anni di amministrazione Verrocchio, il PD è riuscito nella mirabile impresa di dimezzare il consenso dei propri “affezionati” ed azzerare quasi interamente la partecipazione popolare ad un evento su cui lo stesso partito aveva così tanto investito, nel tentativo disperato di “riesumare” il decotto Renzi e la sua politica fallimentare – proseguono i consiglieri –
Da questi ineludibili dati, emerge in tutta chiarezza la sonora bocciatura del sindaco di Pineto e della sua giunta da parte dei nostri concittadini ed emerge in maniera altrettanto cristallina, quale sia il giudizio di questi ultimi nei confronti della politica attuata dal PD, a livello locale, regionale e nazionale.
All’esito di questa tornata congressuale – concludono Di Pietrantonio e Assogna– non possiamo che ulteriormente convincerci di quanto i nostri governanti stiano affondando la nostra cittadina, con una politica anacronistica, improvvisata, priva di progettualità e posta in essere con un ormai evidentissimo deficit di preparazione e competenza.
Non possiamo, quindi, che concludere questa nostra analisi con un accorato appello a sindaco e maggioranza tutta, affinché prendano atto del loro palese fallimento alla guida della nostra città e rassegnino finalmente le proprie dimissioni’.