“Ricevetti una mail con la quale venni messo a conoscenza di alcune dubbie operazioni contabili effettuate dall’ex dirigente” spiega. “Mi consultai con un legale di fiducia che mi aveva indicato la via da seguire. Chiedemmo, così, chiarimenti per iscritto al funzionario il quale, da noi convocato, ci rispose per iscritto allegandoci documenti giustificativi con i quali ci portò a conoscenza che a causa di un errore materiale fece partire un bonifico ad un beneficiario con cui l’ente non aveva avviato alcuna transazione. Il dirigente se ne accorse e riottenne la restituzione della somma di circa 5mila euro. A quel punto, dopo aver inoltrato il fascicolo al direttore generale, lo stesso procedette ad avviare il provvedimento disciplinare nei confronti del dipendente. Quando recentemente siamo venuti a sapere del bonifico effettuato per l’acquisto del Suv, il direttore generale ha immediatamente trasmesso gli atti alla procura della Repubblica affinchè si consentisse agli inquirenti di valutare eventuali collegamenti fra la prima operazione e le indagini successive dell’ormai nota vicenda e per valutare aspetti di rilevanza penale. Quindi, al contrario di quanto asserisce l’opposizione, nulla è stato nascosto. Ero tenuto all’epoca ed in quella fase, alla riservatezza perché c’è un’indagine giudiziaria aperta e tutto il carteggio è stato trasmesso con protocollo riservato. Pertanto, alla domanda del consigliere di minoranza Mauro Postuma, se fossi a conoscenza dell’acquisto di sci o abbigliamento sportivo, la risposta è no. Non esistono documenti che attestino questo. Al contrario, se mi avesse chiesto lumi sulla prima vicenda, oggi, a fascicolo amministrativo chiuso, avrei potuto rispondere essendo venuto meno il vincolo della riservatezza. La minoranza, invece, vuole utilizzare questo aspetto per gettare discredito e mostra di sbagliare impostazione. Se avessimo voluto nascondere fatti e responsabilità presunte, non avremmo istituito la commissione d’indagine presieduta proprio dalla minoranza, che indagherà anche sulla contabilità pregressa negli anni in cui l’ex dirigente indagato è stato responsabile del servizio. Alla minoranza dico, che non si cresce mettendo in cattiva luce l’avversario politico e che la correttezza pagherà sempre. Al di là dell’appartenenza, mi piace vedere come i giovani amministratori facciano strada nell’auspicio che saranno i prossimi futuri dirigenti dell’Ente. Sparare contro il sindaco però non è la via maestra”. Il primo cittadino ribadisce, dunque, la sua buona fede, ribadendo di aver agito nella legalità. “Non vedo perché dovrei dimettermi” aggiunge. “Sono stato attento osservatore di regole, condotta, ruolo e della riservatezza necessaria laddove mi era stata richiesta. Credo di aver ridato dignità e diritti ai cittadini, come verrà dimostrato attraverso l’opera di risanamento che si sta portando avanti in questo ente dal 2009. Il dirigente della ragioneria aveva riscosso la fiducia mia e di tutti, anche di quelli prima di me, visto che sono molti anni che ricopre l’incarico dirigenziale. Per il sindaco, i dipendenti onesti e lavoratori, fino a che non si dimostri il contrario, godono tutti della mia stima. La minoranza dimentica che il reato penale è personale ed ognuno risponde delle proprie azioni. Quello che posso garantire è che il Comune in questa vicenda è parte lesa e verrà tutelato in sede penale e civile”.
Per evitare la paralisi dell’ufficio ragioneria, il sindaco giorni fa, aveva nominato dirigente del servizio finanziario il direttore generale che ha provveduto all’ordinaria gestione.. Dal 1 marzo, è stata nominata nuovo dirigente la dottoressa Marina Marcheggiani, ragioniere capo della Provincia di Teramo che ricoprirà l’incarico part time. “Ringrazio per la disponibilità la dottoressa Marcheggiani ed anche il presidente della provincia di Teramo, Valter Catarra per aver accolto la nostra istanza”.