Anzi, gli aspetti critici emergono dal consigliere Nico Carusi, che non è in sintonia con Rolando Papiri, presidente della commissione di vigilanza. “ Secondo me il regolamento non deve essere modificato perché il problema non nasce dal sistema informatico e dal regolamento di contabilità dell’ente. Così come anche la commissione d’inchiesta sulla vicenda sembra quasi un tentativo di prendere tempo e nascondere quelle che potrebbero essere le reali responsabilità di natura politica e non, su una vicenda che va chiarita nel minor tempo possibile. Se chi doveva controllare, lo avesse fatto, visti anche alcuni segnali emersi, forse non ci troveremmo a questo punto”. Parole che pesano come macigni quelle del consigliere di minoranza, e che potrebbero anche far emergere posizioni diverse in consiglio comunale, anche nella stessa opposizione. “ Quello che non condivido” si legge ancora, “ è che qualcuno ha taciuto in commissione su quelli che potevano essere i possibili ammanchi nella contabilità dell’ente e da dove gli stessi potevano emergere. Il nostro compito non è quello di emettere sentenze, ma di fare luce sui conti e di individuare, se ci sono, delle chiare responsabilità di natura politica, dovute al mancato controllo. Modificare il regolamento, come sostiene qualcuno, serve solo a spostare le responsabilità”. Valutazioni diverse nascono anche sulle conclusioni del presidente della commissione di vigilanza, sul rischio debito fuori bilancio per le manifestazioni di Natale 2011. “ I soldi c’erano” aggiunge Carusi, “ e la copertura finanziaria è stata avallata da delibera di giunta, delibera di consiglio e dal parere favorevole del Direttore Generale, documenti che parlano di fondi di bilancio e non di debiti fuori bilancio o sponsorizzazioni. Piuttosto, la liquidità è venuta a mancare in cassa e quando chi doveva sapere ha saputo, ha taciuto. “Ora non capisco perché bisogna portarli come debito fuori bilancio. Il direttore generale a mio avviso avrebbe dovuto avvisare il revisore dei conti, che a tutt’oggi non è stato ancora messo in condizione di fare chiarezza sui conti”.