“Sarebbe moralmente più onesto – attacca il consigliere -, se l’amministrazione comunale di Pineto ammettesse le proprie enormi responsabilità riguardo al rischio idrogeologico dal quale un territorio delicato come il nostro non può e non deve prescindere. Già da due anni è pronto uno studio geologico riguardante Pineto, nel quale sono indicate le frane. Beh, in questi casi la cosa più logica è pensare alle ripiantumazioni; già ma d’altra parte i soldi pubblici del nostro comune vengono scelleratamente spesi per studi di porti faraonici, per altro perniciosi per i rischi idrogeologici, o per manifestazioni sulla fisarmonica facendo accesso ai fondi di riserva. E’ vero, è stato commissionato uno studio di cinquecentomila euro sul Fomale Ponno ad uno studio di Mosciano, e non si capisce perché, sia per per continuità, che per ottenere un erario più contenuto, non è stato incaricato lo stesso geologo il quale ha redatto lo studio del quale accenno sopra.
Forse per sperperare ancora denaro pubblico, o per avere per forza l’assenso a costruire o declassare le aree da R4 a R3”. Insomma – si chiede la Illuminati – gli studi servono a tutelare o ad avere permessi ulteriore per nuove cementificazioni? Quando ero in maggioranza, su queste questioni, sono stata volutamente isolata da tutti, anche se già allora in Italia erano tanti i gravi episodi di dissesto geologico verificatisi; per due volte ho ufficialmente richiesto un incontro tra maggioranza e geologo, che però mi è stato negato. Da ciò deduciamo che tale dissennato andazzo lo si può sventare solo dal basso, dalla consapevolezza che riusciremo a creare fra noi cittadini, dimostrando di aver capito che chi ci governa non ha a cuore il bene comune ma solo personali obbiettivi carrieristici fra i quali il mattone diventa un mezzo utile solo per qualcuno ma non per la maggior parte che invece paga di tasca propria la gestione dissennata del territorio”.