“Finora” ha detto il presidente dell’associazione Piero Chiarini “sono stati spesi 5milioni di euro per non fare niente. Oggi siamo di nuovo al punto di partenza”. All’unisono, chiedono che Andrea Pessina, della Soprintendenza Abruzzese, e Fabrizio Magani, della Direzione Regionale per i Beni Culturali vengano sollevati dal loro incarico. “Nell’attesa che venga nominato un nuovo Soprintendente” aggiungono “si fermi tutto. Lo chiederemo direttamente al Ministero. E non si dica che il nostro è ostruzionismo” aggiunge il direttore artistico Sandro Melarangelo. “Noi siamo per il recupero, ma è importante tutelare anche quei 1400 reperti che vogliono spostare nel Nucleo Industriale”.
Secondo i “tecnici” servirebbero almeno 2800 metri quadri per una corretta catalogazione? “Allora chiudiamo la strada al traffico, pedonalizziamo l’area, in modo da poter allargare il cantiere e procedere allo studio dei reperti in loco” replicano. “E poi, perché spendere 500mila euro per lo spostamento? A che serve? Utilizzassero quella somma come indennità per i commercianti che si sentono penalizzati dal cantiere. I reperti possono essere studiati in loco, come si fa ovunque nel mondo. Ovunque, tranne a Teramo”.