“Una città che sta morendo, che non ha spiragli, senza speranze per i giovani”.
E’ in sintesi il pensiero espresso da Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, movimento rappresentato a livello locale dall’ex presidente dell’Ente Porto Paolo Vasanella. In una nota, si analizza la situazione che sta vivendo Giulianova, con critiche all’indirizzo dell’amministrazione comunale.
“Molti anni fa, il sindaco Mastromauro”, scrive Vasanella, “prendeva in mano la nostra città, nominò una giunta di talenti e disegnò la città del futuro… la Giulianova del 2020. Si incamminò, si dotò di una sorta di libro dei sogni, nel quale scrisse le 10 priorità per trasformare la nostra città, facendola divenire riferimento della provincia Teramana e dell’Abruzzo intero: Ambiente, Turismo e Manifestazione, Commercio ed Attività Produttive, Lavori Pubblici, Sicurezza, Mobilità Sostenibile e Viabilità, Urbanistica, Bilancio, Trasparenza, Innovazione, Pubblica Amministrazione erano le stelle polari. In verità diciamo, che in giro per la città poco si sia visto, se non in occasioni di pubblici incontri istituzionali e laddove avesse professato… lo avrebbe fatto nelle segrete stanze, di certo i cittadini non hanno avuto il piacere di rendersene conto”.
Vasanella ricorda che per il traguardo di Giulianova 2020 manca ormai poco. Accusa Mastromauro di aver prodotto un mare di incompiute, con opere progettate e mai realizzate, cantieri aperti, ma bloccati da problematiche legali.
“Ci si dica poi, in che modo è stato tutelato l’ambiente”, aggiunge il responsabile di Fd’I-AN, “La famosa offerta turistiche, che ha prodotto, come unico obbiettivo, un proliferare di mercatini di indubbio gusto. Che dire ancora in merito alla viabilità e manutenzione stradale, basta farsi una passeggiata per le vie centrali della nostra città e rendersi conto che viale Orsini, via N. Sauro e piazza Fosse Ardeatine sono divenute impercorribili ed altamente pericolose, sia per la circolazione veicolare che pedonale, infatti la presenza ormai atavica di pavimentazione sconnessa, sistemata alla meno peggio, con rattoppi di varia foggia e di indubbio gusto, rendono anonimo il salotto buono della nostra città”.
Parla di città sporca e poco accogliente, di strade impraticabili per le buche. Per Vasanella non ci sono dubbi, serve una svolta.