La Città di Silvi sarà il capofila del nuovo ambito distrettuale sociale Fino-Cerrano-Vomano, approvato entro il termine del 31 marzo fissato dalla Regione Abruzzo e sarà composto da 14 comuni: Atri, Pineto, Arsita, Bisenti, Castiglione Messer Raimondo, Castilenti, Cellino Attanasio, Cermignano, Montefino, Basciano, Canzano, Castellalto e Penna S. Andrea.
Il PSD (Piano Distrettuale Sociale) è il documento programmatico con il quale si definiscono le politiche sociali e socio-sanitarie rivolte alla popolazione nell’ambito territoriale coincidente con i Distretti sanitari di Atri e Teramo. Il documento è diretto alla promozione del benessere della persona alla luce dei cambiamenti socio demografici e culturali nonché dei nuovi mutati bisogni della popolazione. Il documento è redatto in coerenza con il Piano sociale regionale 2016-2018 e con le relative Linee guida, articolato nei seguenti assi tematici:
Obiettivi essenziali di servizio sociale; Interventi e servizi per la non autosufficienza; Strategie per l’inclusione sociale e il contrasto alle povertà; Sostegno alla genitorialità e alle famiglie, alle nuove generazioni e contrasto alla violenza domestica; Strategie per le persone con disabilità; Strategie per l’invecchiamento attivo; Strategie per lo sviluppo dei servizi educativi per la prima infanzia
L’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Silvi, Floriana Peracchia, si dice particolarmente soddisfatta per la sinergia che si è creata tra i Sindaci, gli Assessori e tutti gli uffici dei Comuni del nuovo ambito Fino-Cerrano-Vomano. “Molto costruttivo è stato il processo di formazione del Piano che ha visto la partecipazione attiva dei vari attori sociali nei tavoli tecnici in cui sono state raccolte le proposte e nell’ambito dei quali è stato costituito il Gruppo di piano. Prezioso è stato il contributo degli stakeholder nella ricognizione dei bisogni e nella stesura del Profilo Sociale dell’Ambito. I contenuti del Piano Distrettuale sono il risultato di un ampio confronto dapprima all’interno della Conferenza dei Sindaci e poi con i vari soggetti istituzionali, con gli attori sociali privati e del no-profit, con le associazioni, con il volontariato e terzo settore, con gli operatori specializzati, con gli enti bilaterali e con i cittadini. L’articolazione dei servizi tiene conto di tutte le proposte e dei bisogni emersi all’interno del Gruppo di Piano”
Aspetti qualificanti del Piano Distrettuale sociale sono l’attenzione alla persona nella sua globalità attraverso la previsione di servizi integrati socio-sanitari; il riconoscimento di bisogni emergenti determinati dalle nuove povertà e dall’ampliamento delle fasce di popolazione a rischio esclusione; i servizi di prevenzione alla violenza domestica e alla violenza di genere; le politiche di invecchiamento attivo; le politiche di sostegno alla famiglia e alla genitorialità; l’attenzione verso i giovani e gli adolescenti; l’integrazione dei servizi per le persone con disabilità in un’ottica di valorizzazione delle potenzialità, di attenzione verso i care-givers e per il dopo-di-noi.
“Molto qualificata è la presenza dell’Azienda di Servizi alla Persona 2 di Atri, in collaborazione con la quale sarà possibile riqualificare e potenziare i servizi assistenziali esistenti e attivare nuovi interventi in favore di famiglie, anziani, minori e persone con disabilità”, conclude l’assessore.