Atri. “Da Luciano Monticelli apprendiamo che anche il Movimento 5 Stelle abbia dimenticato il ruolo strategico e fondamentale dell’Ospedale di Atri nel garantire il diritto alla salute che ben 120000 cittadini dell’Area Vasta si sono visti sottrarre negli ultimi anni da una scellerata quanto irresponsabile politica regionale in maniera sanitaria”.
Lo ha scritto sul profilo facebook il Comitato cittadino ‘Il San Liberatore non si tocca’ entrando a muso duro sulla polemica tra il consigliere M5S, Riccardo Mercante, e i rappresentanti politici del Partito Democratico teramano in Regione.
“Udite, udite da chi viene la predica? Dai tre consiglieri teramani di maggioranza in regione – scrive – che hanno assistito passivamente sinora al depotenziamento del San Liberatore divenuto sotto la loro esperienza governativa un Ospedale di quartiere che lentamente si appresta ad essere cancellato. Nonostante questi signori, nell’estremo tentativo di conservare le proprie posizioni politiche, cercano vanamente di veicolare il messaggio che l’Ospedale di Atri possa avere un futuro roseo grazie ai loro interventi. L realtà dimostra che gli utenti del San Liberatore vivono ormai quotidianamente il declino del nosocomio e che questi politici stanno contemporaneamente avallando la scelta di avere due Ospedali di I Livello a Teramo e Giulianova distanti tra loro la bellezza di 15 km. Questi politici stanno avallando la scelta di chiudere o ridimensionare definitivamente gli ospedali di Atri e Sant’Omero, eppure trovano ancora il coraggio di parlare e soprattutto di parlare di maschere”.
Per il Comitato “non c’è più limite alla decenza, non c’è più rispetto per l’intelligenza dei cittadini. Vegogna!”