Pineto. Default, crisi, fallimento. Non si sente parlare d’altro ultimamente. Notizie che, sicuramente, generano una certa preoccupazione, con famiglie che stentano ad arrivare alla fine del mese. Ma è Natale e solo questo dovrebbe essere sinonimo di serenità. Magari, ci sarà qualche regalino in meno, è vero, ma all’atmosfera natalizia, fatta di luci, canti e colori, è quasi impossibile rinunciare.
Il momento è difficile, certo, ma ora più che mai che le Amministrazioni comunali, per quanto possibile, dovrebbero essere vicine ai propri concittadini per cercare di portar loro un po’ di conforto. “Questo è ciò che farebbe un’Amministrazione attenta alle esigenze dei propri compaesani e non come la nostra che vive di slogan e di inaugurazioni in doppio petto, a distanza siderale dalle vere necessità dei nostri cittadini” commentano i consiglieri di opposizione Luca Di Pietrantonio e Gianni Assogna.
“Ora più che mai” aggiungono “approfittando delle festività, era il caso di prospettare ai pinetesi momenti di aggregazione e socializzazione per concedere, seppur in maniera effimera, attimi di spensieratezza e magari sano divertimento. Niente di particolare: semplici tombolate, qualche festicciola allietata da buona musica e da ben auguranti brindisi, con spumante e panettone, e magari qualcosina per i giovani che troppo spesso (anzi sempre) quest’Amministrazione dimentica. Invece a Pineto niente di niente, nessuna organizzazione, nessun progetto per le festività natalizie e di Capodanno, o per lo meno a 10 giorni dal Natale non ve n’è traccia alcuna, neppure le luci per le strade che, se non fosse per i nostri commercianti e per i privati cittadini, che hanno addobbato i propri negozi e le proprie case, saremmo nel buio più completo. Quello stesso buio in cui Monticelli e compagni ci hanno da tempo portato e da cui non usciremo sino a quando non sarà finita questa ‘tristissima legislatura’, fatta di insulse chiacchiere e di nessun fatto concreto.
Un’Amministrazione che piange sempre miseria, ma che senza colpo ferire ha speso 35mila euro per la fisarmonica (con tutto il rispetto del caso), 6mila euro per partecipare con i propri ‘compagni politicanti’ alla Banca del Vomano, che in un batter di ciglio ha riacquistato l’auto blu del nostro caro sindaco, alluvionatasi a causa dell’incuria della stessa Amministrazione, e che continua a tassare e tartassare i pinetesi, senza fare mai nulla per risollevarne le sorti, riuscendo, durante le feste di Natale, a partorire solo mercatini di salami e scopette e veglioni di Capodanno in un (a dir poco inadeguato) atrio del Palazzo Polifunzionale. Evidentemente questa è la considerazione che codesti signori hanno dei propri concittadini, importanti solo nei momenti elettorali ed in quelli degli insulsi proclami. Inesistenti, invece, quando occorre, più che mai, operare per il loro benessere e per quello della nostra amata città”.