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Pineto, ponte del quartiere dei Fiori e Formale Ponno: la verità dell’opposizione

Pineto. “L’Amministrazione comunale di Pineto è capace solo di lagnarsi e scaricare su Provincia e Regione la responsabilità dei propri fallimenti e della propria incapacità di governare”. Non usano mezzi termini i Consiglieri comunali di opposizione Luca Di Pietrantonio e Gianni Assogna che, in una nota, descrivono la loro verità relativamente a due argomenti caldi della discussione politica locale: i lavori sul ponte del Quartiere dei Fiori e sul Formale Ponno.

Nello specifico, si rivolgono all’assessore comunale ai Lavori Pubblici Nerina Alonzo, la quale nei giorni scorsi ha dichiarato, a proposito dell’intervento eseguito per riaprire il ponte del Quartiere dei Fiori, che “non potevamo più attendere la Provincia ed abbiamo deciso di intervenire”.

“Nulla di più infondato” replicano i consiglieri di opposizione. “A noi risultano circostanze diametralmente opposte e cioè che il ponte è stato riaperto dopo 8 mesi dal Comune, non per responsabilità della Provincia, che nulla avrebbe dovuto fare per la riapertura dello stesso, ma per la negligenza della stessa Amministrazione. Prova di quanto affermiamo e del fatto che l’Amministrazione comunale abbia arbitrariamente tenuto chiuso il ponte per così lungo tempo, è che i lavori per la sua riapertura sono durati solo due giorni. L’Amministrazione, poi, è intervenuta solo a seguito delle pressanti proteste dei residenti del Quartiere dei Fiori (di cui in particolare, il consigliere Di Pietrantonio è stato depositario), stanchi dei disagi e delle risposte dilatorie ed inconsistenti della Giunta comunale. Pertanto, la causa di otto mesi di non fruibilità del ponte va ricercata solo ed esclusivamente nella negligenza e nell’incuria dell’Amministrazione comunale. Anziché continuare a lagnarsi e raccontare fandonie, consigliamo vivamente a chi ci governa di iniziare ad operare sul territorio, predisponendo le misure necessarie per la pulizia del Formale Ponno, canale di raccolta delle acque provenienti dal versante collinare, che da lungo tempo, risulta completamente occluso da una folta vegetazione e per lunghi tratti completamente interrato”.

Una situazione, ricordano, che ha provocato non pochi disagi durante l’alluvione del marzo scorso, quando i residenti del Quartiere dei Poeti si sono visti giungere pericolosi flussi d’acqua direttamente dalla collina dentro le case. “In quella occasione” aggiungono Assogna e Di Pietrantonio “a fronte di un’interrogazione dell’opposizione, l’assessore ai Lavori Pubblici riferiva di avere in cassa un finanziamento di soli 565mila euro per opere a difesa e ripristino del Formale Ponno ottenuti dalla Regione a seguito dell’alluvione del 1999. Purtroppo per i pinetesi, e grazie all’incapacità dei nostri amministratori, queste somme sono rimaste inutilizzate. Riteniamo che la sicurezza e la salute dei cittadini non possano attendere le lentezze della burocrazia e di un’Amministrazione totalmente assente, più impegnata a promuovere studi e consulenze che a realizzare interventi a salvaguardia del territorio. Se questa situazione dovesse persistere, l’Amministrazione sarà responsabile dei danni eventualmente cagionati ai cittadini dalla sua evidente ed ormai stancante inerzia”.