Tutti a difesa dell’ospedale di Giulianova, unico punto di riferimento lungo un tratto di costa che va da San Benedetto del Tronto sino a Pescara.
Al palazzo dei convegni Kursaal in serata Consiglio Comunale straordinario alla presenza del vice presidente della Regione Giovanni Lolli e del direttore della sanità Abruzzo Alfonso Mascitelli. Il sindaco Francesco Mastromauro per l’occasione ha chiamato a raccolta i suoi colleghi che amministrano nell’area un tempo gestita della vecchia Usl. Non tutti erano presenti e chi non ha potuto ha inviato un proprio delegato.
Il primo cittadino giuliese ha sottolineato il ruolo importante che ha la struttura sanitaria di Giulianova su un’area vasta che comprende più di 120mila abitanti. Una popolazione che oltretutto triplica in piena stagione estiva per la presenza dei turisti. Quindi impossibile pensare ad un ridimensionamento del presidio giuliese.
La proposta illustrata da Mastromauro prevede un Ospedale di 1° livello a Giulianova, perché appunto unico presidio fra San Benedetto e Pescara, perché baricentrico e facilmente raggiungibile (A14/A24/ stazione ferroviaria della provincia do Teramo). Sarebbe l’unica risposta alla mobilità passiva (-60 milioni di euro annui) e argine alla sanità privata che vuole sbarcare in provincia di Teramo (mentre si potrebbe offrire in provincia di Teramo una risposta pubblica per Riabilitazione e Lungodegenza che oggi non c’è e i privati potrebbero “occupare”
Mascitelli ha apprezzato l’iniziativa del sindaco Mastromauro e ha parlato di una sanità, quella teramana, che comunque non è stata ridimensionata perché in provincia di Teramo c’è stato intanto un aumento dei posti letto, ridistribuiti seguendo un senso logico.
In termini di accessibilità sono state messe in sicurezza le reti salvavita. E per quanto riguarda Giulianova, la Regione ha mantenuto la struttura operativa dell’unità di terapia intensiva coronarica per quanto riguarda gli infarti miocardici acuti.
Il vice presidente Lolli ha smentito che la Regione abbia adottato decisioni irreversibili e che stia adottando scelte penalizzanti per la sanità teramana.
“Anzi, questo è un territorio molto complesso”, ha detto, “su cui c’è molta attenzione da parte del governo regionale. Nessuna penalizzazione. E questo Consiglio, qui a Giulianova, non ha affatto i connotati di una protesta, bensì vengono avanzate proposte”.
E’ chiaro che il messaggio arrivato dall’assise civica giuliese non presenta ambiguità: si chiede una struttura sanitaria solida, che garantisca cure ad una popolazione che interessa una macro area di primo piano, trattandosi appunto dell’intera fascia costiera teramana.
E per quanto concerne il nuovo ospedale, che potrebbe sorgere in via Cupa, si attende sempre il passo della Asl di Teramo per l’acquisizione dei terreni. Altrimenti non se ne farà nulla.