Gli operatori turistici non abbassano la testa, rilanciano la loro battaglia contro l’ipotesi, sempre più concreta, di istituire la tassa di soggiorno e danno vita ad un apposito comitato. Si chiama “No bed Tax” il comitato animato dagli operatori turistici (soprattutto albergatori) di Marche ed Abruzzo, che hanno presentato l’iniziativa nel corso di una conferenza stampa.
Diversi i promotori dell’iniziativa: Aot Grottammare, Acot Cupramarittima, Federalberghi provinciale Ascoli Piceno, Federalberghi Regione Marche, Consorzio Turistico abruzzese Costa dei Parchi, Associazione Albergatori Tortoreto. La mobilitazione, che si è articolata anche con un’assemblea pubblica alla quale hanno preso parte gli amministratori del comprensorio, dunque, prosegue a testimonia il fatto che la categoria non ha nessuna intenzione di subire passivamente l’imposizione della gabella. “La cosa più spiacevole è che i comuni limitrofi si stanno spalleggiando – ha affermato il vice presidente di Costa dei parchi Rivo Ciabattoni – il nostro target, e parlo della costa, è costituito da un turismo medio basso ovvero quello che risente della crisi economica. Secondo voi questo è il periodo più giusto per applicare nuove tassazioni? Il turista non va tassato ma premiato perché sceglie il nostro mare, le nostre coste e non quelle di altri”. Di seguito ha preso la parola, il presidente di Costa dei parchi Andrea Montecchia: “Ho sentito parlare di tavoli tecnici tra operatori turistici e amministrazioni comunali. Le chiacchiere sono molte ma i fatti pochi. Nessuno ci ha chiamato per un incontro. A oggi non è possibile inserire la tassa di soggiorno e soprattutto questa nuova legge manca di chiarezza”, incalza il presidente dello stesso consorzio, Andrea Montecchia. Sul fronte abruzzese, le posizioni sono tutte critiche. “ Noi la nuova tassa non la vogliamo” aggiunge Francesco Pezzoli, “presidente dell’associazione albergatori di Tortoreto. “ Si tratta di una vera e propria imposta che non ha finalità precise e che non prevede nuovi servizi a beneficio della cittadina. Il momento per applicarla è sicuramente quello meno adatto”. “ I sindaci quando devono tassare trovano sempre le convergenze, anche quando sono di colore politico diverso”, polemizza Piefrancesco Ciaralli, di Martintour. “ Questa è una tassa che graverà solo sulla categoria”. Le sensazioni che si respirano sul litorale marchigiano sono ovviamente le stesse e la nascita del comitato rientra in una precisa strategia: dire di no alla tassa di soggiorno, catalogata come una gabella che penalizza non tanto il turista, ma il movimento turistico.