Teramo. Un lungo confronto sulla “gestione dei rifiuti” ha dominato il Consiglio provinciale. La maggioranza ha respinto l’ordine del giorno del consigliere Renzo Di Sabatino (PD) sottoscritto da tutti i capigruppo di minoranza.
Le ragioni sono state sintetizzate, nel suo intervento dal presidente Catarra: “Sono condivisibili percorsi ed azioni prefigurate nell’ordine del giorno ma non le motivazioni che appaiono ideologiche e strumentali: in questo momento la Provincia non ha competenze sulla gestione del ciclo dei rifiuti e, quindi, la Provincia non va tirata per i capelli in maniera non corretta anche perché con un documento ufficiale tutte e quattro le Province abruzzesi hanno già chiesto alla Regione Abruzzo che tornino alle Province le deleghe sul ciclo integrato dell’acqua e sul ciclo integrato dei rifiuti”. Attualmente queste deleghe sono ancora in capo agli ATO provinciali, costituiti sulla base della normativa statale che prima li ha previsti, poi li ha abrogati anche se ne ha prorogato la data di cessazione al prossimo 31 dicembre. Ad illustrare l’ordine del giorno lo stesso Renzo Di Sabatino: “C’è chi sta facendo giochi sopra la nostra testa e a pagare un conto salato sono i cittadini e gli enti locali; riappropriamoci di questa materia e l’unico ente che può fare una sintesi è la Provincia. Per questo dobbiamo chiedere alla Regione di restituire alle Province la delega di competenza; dobbiamo convocare i Sindaci per avviare un percorso che superi l’attuale frammentazione dei Consorzi per arrivare ad un gestore unico attraverso una forma di cooperazione fra i vari soggetti esistenti; dobbiamo prevedere un unico sistema tecnologico integrato di trattamento”. Se l’ipotesi di un gestore unico e di una gestione pubblica del “ciclo integrato” ha trovato consensi anche fra i banchi della maggioranza anche perché, come ha specificato il Presidente, “si tratta di proposte votate all’unanimità da tutti i sindaci in occasione della costituzione dell’Adate” i due schieramenti si sono trovati divisi su tempi e modi. Enrico Mazzarelli (Al centro per Catarra) ha ricordato che alla situazione attuale si è arrivati per “problemi gestionali, per la manifesta incapacità dei soggetti gestori e per i Comuni che non hanno pagato. Oggi bisogna fare discorsi complessivi che tengano conto di quanto accaduto e che, molto concretamente, definiscano la necessità di arrivare ad un ciclo integrato e combinato dei rifiuti: con la discarica e anche con un impianto per la valorizzazione energetica dei rifiuti”. Per Diego Di Bonaventura (Pdl) sicuramente la “Provincia può e deve avere un ruolo ma si deve riconoscere che passi avanti ne sono stati fatti: oggi Cirsu e Sogesa sono completamente pubblici e si è sbloccata la questione della discarica provinciale. Non credo che si arriverà mai ad una soluzione se torniamo a riunire i Sindaci: proprio l’esperienza di questi anni ci dice che troppi Sindaci, di destra e di sinistra, novelli berlusconiani, pur di conquistare qualche titolo sui giornali fanno populismo e giocano a chi la spara più grossa. C’è stato il tempo di ascoltare oggi dobbiamo decire il percorso e realizzarlo”.
Raimondo Micheli (Pdl) ha ripercorso le tappe e gli avvenimenti più significativi dell’emergenza rifiuti e ha parlato di “quindici anni di fallimento della politica dei rifiuti nella nostra provincia”. “Oggi, però, che sappiamo che la politica ambientale non può avere colore politico dobbiamo uscire fuori dalla demagogia. Ci vuole un tavolo di tecnici, questo è un tema delicato e non merita le passerelle politiche. Sappiamo quello che dobbiamo fare: convochiamo i rappresentanti dei quattro Consorzi, mettiamo la Provincia nelle condizioni di dettare delle linee operative e anche la Commisione Ambiente del Consiglio di dare il suo contributo”. Il capogruppo del PD Ernino D’Agostino ha parlato di “situazione kafkiana”. “Ci dovete dire perché non votate il nostro ordine del giorno – ha affermato nel suo intervento – perché non è affatto chiaro visto che tutto quello c’è scritto è ampiamente condivisibile. Se vogliamo fare l’excursus del passato allora dobbiamo anche dire la Torre è crollata con Chiodi sindaco!”. Prima del dibattito sull’ordine del giorno proposto dalla minoranza il Consiglio ha approvato all’unanimità l’adesione della Provincia alla costituenda Associazione temporanea di scopo per il Gruppo d’azione costiera – Costa Blu – in maniera da partecipare all’avviso pubblico emanato dalla Regione sul Fondo Europeo della Pesca. Approvata a maggioranza la prima variazione di bilancio di previsione 2011 e gli adempimenti riguardanti la comunicazione della Corte dei Conti sul rendiconto del 2009.