Giulianova, Progresso Giuliese promuove una raccolta firme per salvare la famacia comunale

farmaciaGiulianova. Contro la vendita della farmacia comunale, Progresso Giuliese torna a ribadire il proprio dissenso e, dopo il secco no in Consiglio Comunale, promuove una raccolta firme.

“Nonostante le proposte da noi avanzate in più occasioni” si legge nella nota “l’Amministrazione Comunale ha voluto proseguire verso la peggiore delle decisioni: privarsi di una delle poche entrate certe (e sicuramente in aumento per il futuro). Neppure l’alternativa pienamente condivisa, di vendita di terreni (E2 turistica), avanzata in Consiglio Comunale dal Consigliere Arboretti, è stata presa in considerazione. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”.

Orari e postazioni che saranno resi noti nei prossimi giorni. “Con la speranza che l’Amministrazione Comunale ascolti le tante voci dei cittadini giuliesi”.

 

La replica della Lista Civica Per Francesco Mastromauro. “Ridottisi da Poker a Tris, i rappresentanti di Progresso Giuliese si trasformano, fiutando la possibilità di raggranellare qualche consenso, in fomentatori, e promuovono una raccolta di firma per salvare la Farmacia comunale. Ma l’incoerenza, come le bugie, ha le gambe corte.

I novelli donchisciotte di oggi, infatti, appena ieri erano invece a favore della vendita della Farmacia comunale, una scelta dolorosa ma necessaria, come dimostra l’analoga decisione adottata recentemente nella vicina Roseto degli Abruzzi, a non voler citare Bologna, Cesena, Bergamo, Imperia, Milano, San Benedetto del Tronto e tante altre città, piccole e grandi, di questa nostra Italia ormai in crisi profonda. Il documento, che dimostra come per i giuliaprogressisti la coerenza non sia virtù e la demagogia sia ormai per un prodotto a prezzi stracciati, è la delibera di consiglio n. 29 del 19 maggio 2011, recante, nero su bianco, il loro voto favorevole anche sull’alienazione della Farmacia comunale. Incredibile come a distanza di soli 5 mesi la memoria sia stata seppellita da una colata di cemento armato. Ma tant’è. Friedrich Nietzsche disse: Beati gli smemorati perché avranno la meglio anche sui loro errori”.

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