“Le proteste” spiega “riguardano la totale assenza di fondi da parte dei diversi plessi scolastici pinetesi, che causa addirittura il taglio delle ore di assistenza per i ragazzi diversamente abili, la mancanza di beni fondamentali, quali risme di carta, toner per fotocopiatrici e quant’altro, oltre a dover pagare di propria tasca 60 euro per ciascun alunno per attività motoria e educazione musicale”.
“La circostanza che maggiormente indigna i tanti genitori” aggiunge “e che francamente lascia basito anche il sottoscritto, è che il Comune di Pineto, già più volte sensibilizzato e sollecitato ad intervenire, abbia manifestato la propria impossibilità di stanziare risorse, causa le gravi ristrettezze del bilancio comunale. Questo è veramente uno scandalo! Un’Amministrazione che riesce a trovare al volo 30mila euro per il Mondiale di Fisarmonica, attingendo dal fondo di riserva, che stanzia 6mila euro per una partecipazione alla Banca del Vomano e che non si esime dall’acquisto di auto blu, intende lesinare sul futuro delle nuove generazioni. Mi auguro che l’Amministrazione intenda tornare sui propri passi e trovare le risorse finanziarie per sopperire a questa grave situazione, visto che l’anno scolastico è già iniziato e che gli alunni devono essere posti nelle migliori condizioni per un proficuo apprendimento. Vista la necessità da parte dei genitori di dover pagare 60 euro per l’attività motoria e quella musicale, in un periodo di grave crisi come quello attuale, è più che mai doveroso per un’Amministrazione comunale intervenire, sostenendo le famiglie al di sotto di un certo reddito, quelle che hanno più figli a carico e soprattutto le famiglie ove trovansi ragazzi affetti da disabilità. Pertanto, esorto Sindaco, Assessore all’Istruzione e maggioranza tutta a profondere il massimo impegno per trovare le necessarie risorse per far fronte a tale situazione, magari attingendo dal fondo di riserva (ma questa volta per un fine indiscutibilmente giusto) o in qualsiasi altra maniera possibile, nella certezza che il Comune debba concorrere a garantire un diritto fondamentale costituzionalmente sancito, e cioè un’istruzione (per almeno 8 anni) obbligatoria, gratuita ed accessibile a tutti. Laddove fosse veramente impossibile reperire le relative risorse, e sarebbe fatto decisamente grave, sarebbe un bel segnale se l’intero Consiglio Comunale rinunciasse al proprio gettone di presenza per destinare le relative risorse alle scuole di Pineto; ovviamente il sottoscritto è già disponibile in tal senso”.