Atri. “Ora che le luminarie sono spente, che la pioggia di contributi alle varie associazioni c’è stata, che le manifestazioni (pare, riuscitissime), hanno portato ad Atri sicuramente interesse e visibilità per un tempo, come sappiamo, purtroppo breve; forse sarebbe ora di fare una riflessione attenta sulla politica turistica e culturale portata avanti dall’Amministrazione comunale e lo faremo adeguatamente”.
Lo ha dichiarato il gruppo consiliare del Partito Democratico, ricordando che “l’Epifania (che come si sa, tutte le feste porta via) è anch’essa passata, quindi sarà bene riprendere alcune problematiche che incombono come macigni sulla nostra città e riportare l’attenzione su altre emergenze e priorità. Il dramma della disoccupazione giovanile, dell’Ospedale, delle Aziende che hanno chiuso e quelle che vivono fra mille difficoltà, il dramma delle famiglie che non riescono a vivere dignitosamente e che stanno conoscendo una nuova povertà. Siamo consapevoli di quel ‘vuoto’ al quale la politica, in generale, non dà risposte adeguate vivendo anch’essa una crisi di identità che sfocia purtroppo, nell’imbarbarimento, nelle paure vere e presunte, senza progetti e senza valori, nella volgarità e nel populismo”.
La crisi che attanaglia e morde la città di Atri e così il PD chiede all’amministrazione comunale “una via possibile, un progetto di convivenza e di futuro per la nostra città, che vive un nuovo isolamento politico ed istituzionale che ci condanna alla marginalità. Ecco perché siamo esterrefatti dal tono trionfalistico e cieco del Sindaco, che nel messaggio natalizio, ci disegna una visione di un paese in pieno sviluppo, felice, con feste e cotillon, senza problemi con lui al comando. Addirittura, arriva al punto di ‘rivolgere a tutti un appello: quello di essere aperti e disponibili al confronto’. Miracoli del Natale! Da uno che non conosce il confronto, che fa dell’arroganza uno stile di vita, salvo quando non gli conviene.
Non vogliamo impantanarci nelle piccole beghe paesane e rifiutiamo di farci trascinare in facili polemiche personali, anche se non possiamo non constatare una incredibile insensibilità personale e politica del primo cittadino, maestro nello sviamento dell’attenzione sui reali temi della Città.
Invece, vogliamo proporre l’apertura di un tavolo di confronto serrato (con tutte le forze politiche e sindacali, con le associazioni, con i cittadini e con il contributo di esperti) sulle prospettive e progetti da elaborare prontamente per inserire Atri in un circuito virtuoso, con la consapevolezza che solo così si potrà combattere l’isolamento e l’impoverimento”.
I consiglieri del PD riprendendo il “gergo sindacalese”, sono “disposti ad aprire una vera e propria ‘Vertenza Atri’ con le Istituzioni superiori,(come abbiamo più volte dimostrato non facciamo calcoli di bottega) quando però avremo le idee chiare sul da farsi con progetti da proporre ed imporre.
Aspettiamo che l’Amministrazione Comunale e qualcuno di buona volontà batta un colpo invece di lamentarsi inutilmente”.