Teramo, i contributi pubblici, la cultura con e senza virgolette e la “Malaeducacion”. Quella di chi “non ha rispettato i patti” e di chi ha fatto in modo che la satira si trasformasse in un insulto allo stato puro. Marcello Olivieri punta il dito contro la trasmissione satirica, ideata dal duo Melozzi-Baiocco, andata in onda sull’emittente radiofonica Radio Lady (diretta appunto da Olivieri) in occasione della manifestazione Villa Suite.
Una trasmissione che è già costata, ai conduttori ed al direttore, due querele per delle presunte offese ai danni della Società della Musica Primo Riccitelli e del suo presidente, Maurizio Cocciolito, dell’Istituto Braga e del suo direttore, Antonio Castagna. “Si è andato un po’ oltre” spiega Olivieri “e a quel punto ho deciso di stoppare il programma. Ora c’è un’indagine in corso ed il tribunale si pronuncerà il prossimo 5 dicembre. Nel frattempo, è arrivata Villa Suite: mi chiedono di mandare in onda una puntata speciale della Malaeducacion, io rifiuto la proposta, proprio perché c’è un processo in corso”. A chiederlo non sono solo i due conduttori e organizzatori, ma anche rappresentanti dell’amministrazione comunale. Alla fine, Olivieri cede: la Malaeducacion-Villa Suite va in onda su Radio Lady, “prima puntata benino, nella seconda si comincia ad andare oltre gli schemi, la terza decido di bloccarla”. Da qui la decisione: rotto definitivamente il rapporto tra la radio teramana e la trasmissione: “la satira deve essere divertente, in questo caso si è andato troppo sul personale”. Olivieri prende, dunque, le distanze dalle offese lanciate dal palco della Villa Suite e chiede scusa alla Riccitelli, a Cocciolito, al Braga, a Castagna. E aggiunge: “detto onestamente, io combatto io contributi pubblici quando non li prendo, ma in questo caso non è proprio così”. Il riferimento è proprio al duo dell’associazione Nuove Armonie che, da tempo, punta il dito contro l’amministrazione comunale e i fondi a favore della stessa Riccitelli e dello stesso Braga.
Da qui ai “facili” contributi erogati dagli enti pubblici, Comune in primis, il passo è breve. C’è chi ha sostenuto che i soldi dati a Melozzi e Baiocco siano stati “sprecati”, ma a questo proposito, sono diversi gli interrogativi che Olivieri si pone. O meglio, che pone alla politica teramana. E il pensiero, insieme alle parole, vola alla Pro Loco di Teramo, di cui al momento non si hanno notizie, affidata ad un noto ristoratore locale, che “organizza continuamente serate nel suo locale, finanziate con fondi pubblici. Lo stesso che, tramite l’Associazione dei ristoratori dentro le mura”, sempre da lui presieduta e finanziata con fondi pubblici, fa pagare le Virtù nel suo locale. E poi il premio Annina Di Giacinto, promosso dalla stessa persona: dove si svolge? Davanti al suo locale. E gli eventi dell’associazione Madre Coraggio?” Stesso posto, stessa presidenza. “Ora propone, tramite l’associazione Porta Romana Bella (facile intuire chi sia il presidente, ndr), una serata di karaoke con tanto di super offerta: tre pallotte a 5 euro e due fette di formaggio fritto a 5 euro. Evento patrocinato dall’Assessorato comunale agli Eventi”. Ed è proprio su questo che Olivieri chiede spiegazioni, all’assessore Guido Campana, in primis. “Quanti soldi prende questa persona? E le affissioni abusive sul suo Ape dove le mettiamo? Vende pallotte, prende soldi pubblici, non paga le affissioni e si permette anche di minacciarmi e dirmi che devo vergognarmi? Per lui la tavola imbandita è finita, il fascicolo passerà direttamente nelle mani della Guardia di Finanza”.
Nelle “mire” di Olivieri, tuttavia, non c’è solo la Pro Loco “fantasma” e le associazioni disposte a raggiera attorno al noto ristoratore (di cui non facciamo il nome per ovvi motivi “pubblicitari”, ndr), ma anche l’associazione FareMusica ed il TeramoFilmFestival. Sulla prima, Olivieri si chiede: “E’ una scuola a pagamento e dalle serate che organizza in piazza Martiri ne ricava un ritorno di immagine. La mia domanda è: questa scuola riceve un contributo dal Comune? Se la risposta è si, allora sarebbe grave! Offrissero almeno lezioni gratuite ai bambini teramani che non possono pagare le lezioni e devono quindi rinunciare al sogno di imparare a suonare uno strumento o a cantare. Su questo, comunque, ci sono accertamenti in corso”. E il TeramoFilmFestival? “Altra manifestazione fantasma: hanno chiesto contributi, li hanno presi e sono scomparsi. Le mie domande sono rivolte ai politici, non ai presidente vari. Basta con i contributi pubblici, i soldi diamoli a chi fa cultura vera”. E, infine, un ultimo appunto su un personaggio che a Teramo è sempre presente: Vittorio il Fenomeno. “Come si può dare un contributo a chi, sotto il Duomo, canta Rosina dammela?”. Questione di stile?