Troppa “strumentalizzazione” ruota attorno al San Liberatore, secondo il sindaco Astolfi, “in mancanza di altre argomentazioni circa l’operato dell’attuale Amministrazione Comunale”. E aggiunge: “resto completamente basito nel leggere determinate dichiarazioni che rischiano seriamente di far fare ancora più brutta figura all’intera opposizione e di continuare a dare ai nostri cittadini una visione completamente distorta della realtà soprattutto all’indomani della Conferenza dei Capigruppo”.
Qual è, dunque, la versione dei fatti per il primo cittadino? “Mi preme chiarire e spiegare, spero per l’ultima volta, la vicenda del nostro caro Ospedale San Liberatore e della chiusura dell’Utic. Premetto innanzitutto che il servizio di Gastroenterologia non è stato chiuso, ma è stato fermo alcuni giorni poiché un medico era in ferie ed un altro ha avuto improvvisi problemi di salute; dal 18 luglio, infatti, il servizio è rientrato regolarmente a regime”.
Ma andiamo all’Utic. “Per molto tempo ha rappresentato un servizio non efficace poiché una Utic senza emodinamica, cioè senza possibilità di fare la Coronarografia, è un servizio virtuale e inutilmente dispendioso per le tasche dei cittadini, con la concreta impossibilità di potersi curare. Ciò è confermato anche dai dati statistici a cui una buona amministrazione deve essere attenta; una decisione, tra l’altro, presa già prima del nostro insediamento e di cui, stranamente, non se ne è mai parlato. Di fatto il nuovo atto aziendale non penalizza nella maniera più assoluta il San Liberatore, in quanto tutti i reparti e servizi verranno mantenuti; ci sarà, forse, solo lo smantellamento dell’Utic, ma si avrà come contropartita il potenziamento del Servizio di Cardiologia che ospiterà Professori Universitari e Medici Specializzati e il potenziamento di altri importanti servizi. Ancora, punteremo con forza a potenziare anche il reparto di Medicina il quale presenta gravi problemi poiché per anni non è stato mai preso in considerazione; un esempio su tutti sarà il potenziamento della Medicina Nucleare con la Radioterapia Metabolica ed avremo come riferimento regionale il servizio di Fibrosi Cistica e Celiachia. Ancora, avremo il potenziamento della Diagnostica Pesante fermo restando il mantenimento qualitativo e quantitativo dell’attuale struttura operativa. Renderemo l’Ospedale, quindi ancora più produttivo perché ha nelle sue potenzialità precisi margini di miglioramento e di sviluppo. Da attenti amministratori, quali riteniamo senza presunzione di essere, oltre che amanti del nostro territorio abbiamo deciso di investire e puntare su quanto detto. Questi sono i fatti e a noi piace lavorare con i fatti; sono tranquillo del mio lavoro e di quello della mia squadra e, come al solito, il tempo ci darà ragione così come è stato per altre questioni delicate affrontate”.
Ma allora, verrebbe da chiedersi: per quale motivo il sindaco Gabriele Astolfi ha approvato la proposta di Atto Aziendale prodotta dall’apposita Commissione comunale, di cui lui stesso fa parte, e inviata ai vertici della Asl teramana, dopo l’approvazione in Consiglio? Questa, infatti, (inviata anche ai Comuni limitrofi affinchè la recepissero e condividessero) prevedeva, tra le altre cose, il mantenimento dell’Utic, la stessa che il primo cittadino definisce ora “virtuale e inutilmente dispendiosa”.
E poi c’è il Consiglio Comunale, chiesto a gran voce e con urgenza dall’opposizione. Su questo, Astolfi spiega chiaramente: “il 18 luglio c’è stata una conferenza dei capigruppo, come sempre verbalizzata. Invito l’opposizione, che pure dovrebbe averne copia, ad andarsi a leggere il verbale dove ci sono scritte precise parole e a non continuare a dire falsità ai nostri cittadini. Il Consiglio Comunale sarà convocato infatti al massimo entro la fine di luglio”.
E considerato che mancano solo pochi giorni, la prossima settimana dovrebbe essere quella giusta.