L’opera pubblica, progettata dallo studio Galli, sarà poi appaltata direttamente dal commissario delegato per l’alluvione, Pierluigi Caputi (una parte dei fondi sono comunali). La realizzazione della condotta prevede interesserà in parte alcune proprietà private disseminate lungo il tracciante del nuovo fosso (ci saranno alcuni espropri e costituite una sorta di servitù di passaggio) fino ad arrivare all’innesto del lungomare Sirena. Lo stesso canale, poi correrà per alcune centinaia di metri parallelo al lungomare, in modo da ricollegarsi ad un altro canale di scolo a mare. La necessità di adottare questo accorgimento, nasce dal fatto che la condotta non poteva sfociare in asse con via Corsica, per la presenza, sulla stessa direttrice, di uno stabilimento balneare, ma anche per contenere il numero di sbocchi a mare.