Prosegue la polemica sulla palestra chiusa. Nei giorni scorsi c’è stato un vivace botta e risposta tra Nico Carusi (consigliere di minoranza), che lamentava alcuni contrattempi relativamente ai ritardi nell’apertura della palestra di via Napoli (dove si è tenutauna manifestazione sportiva dei ragazzi delle elementari) e Antonio Di Giovanni (capogruppo di maggioranza), che rimproverava al giovane collega di non essere informato. Il Pd, sull’argomento, ha diffuso una nota a firma dello stesso Carusi. “Di Giovanni dovrebbe spiegarmi a quale titolo replica ai miei appunti”, chiosa stizzito il consigliere di minoranza, “ non essendo né assessore allo sport e né ha deleghe per la scuola. La verità è che i pulmini con i bambini erano lì alle 8.30 e le maestre hanno telefonato in Comune perché i cancelli erano ancora chiusi. Conosco i fatti: un funzionario comunale ha risposto che al momento non aveva nessuno che poteva aprire e che appena era possibile avrebbe mandato qualcuno. Grazie all’intervento di un autista, che ha preso contatti con un addetto dei circolo tennis, che aveva le chiavi, l’impianto è stato aperto. Ma non è finita qui: la palestra, per l’intera manifestazione, era una sorta di forno crematorio, visto che le finestre sono rimaste chiuse e che nessuno dell’amministrazione si è visto. Forse per il capogruppo, è normale trascurare le scuole pubbliche e le sue iniziative. D’altro canto, l’indirizzo è stato chiaro sin dall’inizio: privilegiare il privato rispetto al pubblico e favorire i soliti amici”.